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Lucretius Carus, Titus - De rerum natura » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 116v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


questi suoi figliuoli che gli apparecchiassero le carrette et l'altre cose necessarie, perch'
egli voleva andare a ritrovare Achille per riscattare il corpo del figliuol Hettore. Ma di
qual madre questi tali nascessero Homero non ne fa mentione, et io non mi ricordo ha-
verlo mai letto, né ch'altri ne habbiano fatto memoria.
Lacoonte, trente-
simoterzo figliuolo di Priamo.
Afferma Papia, et habbialo trovato dove si voglia, che La-
coonte fu figliuolo di Priamo et sacerdote d'Apollo; del cui fa mentio-
ne Virgilio dicendo:
Ivi tra tutti gli altri, accompagnato
Da molte schiera il buon Laocoonte
Tutto infiammato vien da l'alta roccha,
Et grida di lontano; o cittadini.

Et quello che segue. Dice Virgilio che costui fu quello che con un'hasta percosse il ca-
vallo di legno fabricato da' Greci, et che per ciò due suoi piccioli figliuoli furono divora-
ti da due serpi, et egli ancho da quelli ritrovato fu preso et avinto; ma che da quelli fosse
morto o non non se n'ha certezza, né altro si ritrova.
Mistore, trentesimo-
quarto figliuolo di Priamo.
Questi fu figlio di Priamo, sì come Homero nella Iliade dimo-
stra, dove introduce Priamo che si lamenta che tutti i suoi figliuoli
ch'erano valorosi in armi gli erano stati morti, et tra gli altri noma
questo Mistore.
Iphate trentesimoquin-
to et Testorio trentesimosesto figliuoli di Priamo.
Iphate et Testorio, come dice Paolo, furono figliuoli di Pria-
mo, et partoriti in un parto da Perivia Nimpha Idea; la quale da lui a
caccia segretamente era stata impregnata. Per testimonio della qual
cosa si serve d'Homero, benché non habbia scritto in qual libro. Indi
aggiunge che loro furono amazzati da Antiloco figlio di Nettore
sotto Troia.
Timoete, trentesimoset-
timo figliuolo di Priamo.
Timoete secondo Servio fu figlio di Priamo et Arisba; dove
egli è da avertire (sì come testimonia Ephorione) che Timoete fu indo-
vino. Il quale havendo predetto che un certo giorno dovea nascere un
fanciullo per lo quale leggiermente Troia potrebbe andar in ruina, aven-
ne che il giorno statuito la moglie di Timoete et Hecuba partorirono; là onde Priamo


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