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Catullus, Gaius Valerius - Carmina » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 126r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Tritone, sesto fi-
gliuolo dell'Oceano.
Theodontio dice che Tritone fu figliuolo dell'Oceano et
Theti. Servio poi il chiama di Nettuno et Salatia, di lui moglie. Pao-
lo poi il dice Tritona, et il fa femina. Nondimeno, o maschio o femi-
na che si sia, tutti in ciò si convengono ch'ei fosse Trombetta di Net-
tuno o dell'Oceano; ma parendo che tutti più s'inchinino verso Net-
tuno, credo che Nettuno et Oceano sia uno istesso. Onde questi tali che
ancho hanno la medesima openione traheno in testimonio Ovidio, dove dice:
Né però punto del mar cessa l'ira.
Onde giù posta l'hasta da tre punte.

Et poco da poi segue:
Chiama Tritone, c'ha il color del cielo,
Et commanda, ch'ei dia fiato a la tuba,
Et con tal segno dato ai fiumi, e a l'onde
Ritornar faccia tutti al loco suo.

Onde in tal modo si vede l'ufficio di Tritone, et che egli è maschio, sì come dice Theo-
dontio. Che poi sia figliuolo dell'Oceano o di Nettuno, a bastanza in ciò egli si dimo-
stra, essendo causato dal loro sonoro movimento. Intesero i Theologi in loco di Tritone
esso grido di fortuneggiante mare che percuote nei liti, essendo secondo alcuni Trito-
ne interpretato suono. Altri poi volsero bene Tritone essere il suono del mare, ma non
quello che fa mentre tra sé si rompe, ma solamente quello che fa percuotendo i liti; et
però il chiamarono Tritone, quasi che smarrisca la terra, onde in tal modo tanto secondo
l'openione dei primi quanto dei secondi volsero che da quel suono si comprendesse la ma-
rina haver più a crescere in fortuna del solito, attento che Tritone per quello strepito
che viene con maggior furia mostra il suo potere; sì come fanno i Trombetti che col
segno delle lor tube dinotano il suo Imperatore venire. Ma Plinio nel libro dell'Histo-
ria Naturale
pare che tenga che i Tritoni non pure servano con la fittione del nome ai
poeti, ma che ancho siano veri pesci dell'Oceano, così di loro dicendo: La legatione degli
Olisipolenti riferì a Tiberio Imperatore, che perciò gli havea mandato, haver visto et
udito in un certo antro un Tritone sonare con una conca.
Et quello che segue.
Dori, settima figli-
uola dell'Oceano et moglie di Nereo.
Dori secondo Paolo et Theodontio fu figliuola dell'Oceano et The-
ti, et moglie di Nereo suo fratello, et madre delle Nimphe, sì come
dice Servio. Di costei fa ricordo Vergilio nella Bucolica, dove dice:
Se mentre sotto l'acque vai scorrendo.
L'amara Dori l'onda sua non mesci.

Vogliono alcuni che questa sia interpretata dono, percioché l'acqua necessarissima da Iddio
sia data a' mortali in loco di dono. Altri dicono esser intesa per amareza, et poi esser maritata in


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