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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 136r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


circa le cose fabrili et l'architettura, et vicino al Nilo haver dominato, et però esser chia-
mato di lui figlio.
Ethiope figliuolo
di Vulcano.
Ethiope (come piace a Plinio nell'Historia Naturale) fu figliuo-
lo di Vulcano, onde (secondo lui) tutta la gente di quel paese che poi
fu detto Ethiopia, et prima era nomato Etheria, et indi Athalatia,
ultimamente da questo Ethiope fu chiamato Ethiopia; il che non è
picciolo argomento ch'egli fosse grand'huomo.
Sole figliuolo di Vulca-
no, che generò Phetonte, Phetusa, Lampetusa di Iapetia.
Sole, come scrive Tullio, fu figlio di Vulcano Egittio, et gli Egi-
tii vogliono che la di lui città fosse Heliopoli, percioché in gre-
co Helios significa Sole. Ma Theodontio dice ch'ei regnò in quella
città et fu splendidissimo re, ma per vero nome chiamato Merope,
et c'hebbe per moglie Climene, la quale di lui partorì Heridano chia-
mato Phetonte et altri figliuoli. Leontio istimava costui et Ethio-
pe un istesso, et per lo splendore dell'occupata Ethiopia dagli amici et sudditi esser det-
to Sole.
Phetonte figliuolo
del Sole, che generò Ligo.
Phetonte fu figlio del Sole Egittio et di Climene, sì come
per li versi d'Ovidio si manifesta, quando in persona di Climene
cosi dice:
Per questo (disse) splendido, et lucente
Splendor de' raggi, figliuol mio ti giuro,
Che tu figliuolo sei di quel gran Sole,
Il qual tu vedi, et che governa il mondo.

Di questo Ovidio recita favola tale, cioè essere avenuto che, non volendo Phetonte ce-
dere ad Epapho figliuolo di Giove et d'Isis, da quello gli fu detto ch'egli non era figliuo
del Sole; là onde Phetonte di ciò con la madre dolendosi, da lei fino nella stanza del So-
le fu condotto, dove dal padre benignamente raccolto, da quello sotto giuramento im-
petrò in gratia per un giorno poter reggere il carro del Sole. Onde indarno per-
suadendoli molto il Sole che non volesse mettersi a tanta impresa, alla fine a
quello supplicante il concesse; di che essendo le sue forze debili a reggere que' ca-
valli, smarrito nel vedere il segno di Scorpione abbandonò le redini, là onde
i cavalli lasciando il solito viaggio, hora verso il cielo montando hora verso
la Terra declinando, tutto quel paese del Cielo arsero, et quasi tutta la Terra


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