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Origenes - In Evangelium Johannis » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 139v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


antichi diede materia all'ira del folgore.
Ipseo figliuolo del
Fiume Asopo.
Ipseo fu figliuolo del Fiume Asopo, sì come dimostra Statio,
il quale dice che costui venne in aiuto di Etheocle contra Polinice.
Egina figliuola
d'Asopo, che partorì Eaco.
Egina fu figliuola del fiume Asopo; la quale fu amata da Giove,
et da lui, sì come scrive Ovidio, cangiato in foco ingannata et im-
pregnata; la quale poi partorì Eaco. Il quale poscia dal nome della ma-
dre chiamò l'isola Enopia, dove ei signoreggiò, Egina, et così fino
al dì d'hoggi si chiama. Che Giove si cangiasse in foco per congiun-
gersi con Egina, credo ciò essere stato detto più tosto dalla virtù del-
la seguita discendenza che da altro, percioché gli huomini d'Eaco furono d'infiamma-
to vigore, come a bastanza possiamo vedere in Achille, Pirro et gli altri discendenti.
Cephiso Fiume, ven-
tesimo figliuolo dell'Oceano, che
generò Narciso.
Cephiso fu figlio dell'Oceano et della Terra, il quale transcorre
per Beotia, sì come si legge in Lucano:
Sforzaro di Boemia i capitani.
Appresso quali di Cephiso il fiume
Corre veloce per fatidica acqua,
Et per Dirce, che fu figlia di Cadmo.

Dicono che di costui Narciso fu figliuolo, et che, essendo morto da Zephiro inferma-
to, per compassione da Apollo fu sanato. Questo narra Lattantio. Là onde per dichiara-
re tai cose, credo io che l'acque di Cephiso siano chiamate fatidiche perché vicino a quel-
lo fu già il tempio di Themi, al quale, non v'essendo ancho gli Oracoli di Phebo, Deuca-
lione et Pirra andarono a consultarsi con la dea; là onde perché ivi si davano le rispo-
ste et si dimostrava quello havea a venire, l'acqua prese il cognome di fatidica. Et così
quello che della dea del tempio era proprio, all'acqua ancho fu conceduto. Et forse che
le precedenti sacre risposte per instituto antico non si potevano fare senza l'acqua del fiu-
me, et così l'acqua mostrava havere alcuna virtù in quella falsa indovinatione. Che poi
per la morte di Zephiro fosse infermato, l'intentione potrebbe essere questa. Dice Ago-
stino nel libro della Città d'Iddio Mesapo Re di Sicioni essere stato novo, il quale ancho
fu chiamato Cephiso; nella parte del cui palazzo v'era un loco dove, nella state soffian-
do il vento Zephiro, l'aere era molto sano, ma cercando quello, sì come aviene, et venen-
do altri venti, l'aere si corrompeva, onde avenne che per la morte di Zephiro, cioè man-


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