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Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Cerere poi amasse Iasonio, Leontio recita questa historia. Vuole egli che al tempo del
diluvio d'Ogigi un certo Iasonio Cretese congregasse molto grano, et quello, secondo
il voler suo, vendesse a quelli che pativano fame per lo diluvio; onde di tale fromento ne
cavò molti denari, et di qui fu dato loco alla favola che di Cerere, cioè dal fromento
ne trahesse Plutone Dio delle ricchezze, cioè deari. Iasonio poi per invidia fulminato
da Giove, così viene detto perché parve che innanzi tempo dagli amici a' quali era stato
benigno fosse morto.
Glauca quarta
figliuola di Saturno.
Glauca fu figlia di Saturno et Opi, et sì come si narra l'Histo-
ria Sacra
nacque ad un parto con Plutone, et sola fu appresenta-
ta al padre, segretamente essendo stato nascosto et nodrito Plutone;
la quale ancho picciolina, se ne morì.
Plutone quinto
figliuolo di Saturno, che generò
la Veneratione.
Plutone, che latinamente è detto Dispadre, nacque ad un istes-
so parto insieme con Glauca, come è stato detto di sopra; et segreta-
mente da Saturno serbato. Gli antichi finsero che costui fosse Dio
dell'Inferno et gli ascrissero la città di Dite; della cui Virgilio scrive:
Guarda al parlar de la Sibilla Enea,
Et da sinistra rupe vede cinta

Di tre cerchi di muro alta forteza.


Et così va seguendo per molti versi, ne' quali descrive quella. La stanza et la maestà di
quella in tal modo Statio la descrive, dicendo:
Sedendo a caso in mezzo de la rocca
De l'infelice regno il gran Signore
Interrogava ai popoli i peccati
De la lor vita, senza haver di quelli
Compassione alcuna; e a tutte l'ombre
Stan le Furie d'intorno, et varie morti.
La crudel pena essercitata i supplici
Con diverse sonanti et ree catene
Portano i fati l'alme, et dannan quelle
Al loro limitare; et l'opra vince
Minos con la ragion giusta, e tenace
Insieme col fratello, a cui ricorda
Le sententie migliori, e ogn'hor avisa,
Et tempra il sanguinoso, et crudel Rege.
A la presenza sua piangendo stanno,
L'alme nocenti, che del foco han tema.
Cocito, Phlegetonte, et la palude
Stigia, che è giuramento degli dei.

Et quello che va dietro. Oltre ciò gli descrissero un carro da tre ruote detto Triga, et vol-
sero che fosse guidato da tre cavalli, cioè da Amatheo, Astro et Novio, il quale per non
vivere così celibe, dice Ovidio ch'egli si acquistò la moglie in tal modo. Che un giorno
havendo Tipheo con tutte le sue forze tentato levarsi di sopra la Tinacria, parve a Plu-


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