BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Aristoteles - Physica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 149v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano

Vogliono che costui fusse nomato Stercutio; per la qual cagione il chiamarono poi Sa-
turno. Nondimeno si ha per certo che questo Sterco o Stercutio per merito dell'agricol-
tura fu fatto Dio, et così ancho Pico di lui figliuolo.
Così per Agostino si vede Pico
non esser stato figliuolo di Saturno. Ma potendo essere stati molti Pichi, crederemo ad
Agostino che vi fosse un Pico figliuolo di Sterco et un altro di Saturno. Plinio appres-
so nel libro dell'Historia Naturale afferma che da costui fu trovato la palla da giuocare.
Fauno figliuolo di Pi-
co, che generò i Fauni, i Satiri, i Pani, i Silvani, Aco, Euri-
medonte, Latino, et secondo alcuni Senta Fauna, la quale altri
vogliono che li fosse Sorella et moglie.
Fauno fu figliuolo di Pico, sì come di sopra s'è per Vergilio
mostrato. Questi ancho successe nel reame al padre, del quale nel
primo libro delle Divine Institutioni Lattantio scrive che, sì come
Pompilio appresso Romani fu institutore delle vane religioni, così
innanzi Pompilio Fauno in Italia, il quale ordinò all'avo Saturno
scelerati sacrifici, et consacrò Senta Fauna di lui sorella et spo-
sa. La quale, sì come Crispo Clodio in quel libro che grecamente scrisse dice, percioché
contra il costume et lo splendor reale segretamente havea bevuto un'olla di vino et
era divenuta ebbra, con verghe di mirto fino quasi alla morte fu flagellata; da poi pen-
tendosi del fatto, et non potendo sopportare il desiderio di quello, levò a quello gli hono-
ri sacri. Di questo Fauno poi et di questa Fauna che fossero fatti dei, pare che Servio
in questo modo il dimostri: Un certo fu detto Fatuelo, et la moglie di costui Fatua; onde
il medesimo Fauno et l'istessa Fauna derivati sono dall'indovinare, cioè a fando, che si-
gnifica parlare; là onde chiamiamo Fatui quelli che senza consideratione parlano. Adun-
que Faune et Fatue, nome quasi aspro,
et quello che segue.
Senta Fauna, figliuo-
la di Pico et moglie di Fauno, overo figlia.
Senta Fauna, come di sopra è stato detto, fu figliuola del Re Pi-
co et moglie di Fauno suo fratello, sì come testimonia Lattantio; et
tutto quello che di lui scrive Crispo Clodio è meno che honesto. Ga-
bio Basso dice che fu nomata Fatua percioché era solita predir i fa-
ti alle donne, sì come Fauno agl'huomini. Scrive Varrone che fu di
tanta pudicitia che nessuno, eccetto il suo marito, mentre visse non la
vide in faccia, né udì il suo nome; et però le donne erano solite in segreto sacrificarle, et
chiamarla Buona Dea. Ma Macrobio nel libro dei Saturnali con l'auttorità di Cornelio
Labeone dice costei essere detta Maia, et a lei sotto il titolo di Buona Dea a Calende di
Maggio essere drizzato un tempio; et la istessa essere la terra. Poi quella nei libri dei


pagina successiva »
 
p. 149v