BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Biblia, 2 Cor » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 151v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Amata sorella di Dauno Re d'Ardea, come mostra Virgilio. Ma Varrone in quel libro
ch'ei scrisse dell'Origine della Lingua Latina dice Pallantia figlia d'Evandro essere sta-
ta di lui moglie, et vogliono che accettasse Enea fuggitivo da Troia; et sì come per
oracolo era stato avisato gli desse Lavinia per sposa, la qual prima era stata promes-
sa a Turno figliuolo di Dauno. Là onde nacque grandissima guerra tra Turno et Enea,
nella quale (secondo Servio) vi morì Latino.
Lavinia, figliuola di
Latino et moglie d'Enea.
Lavinia (secondo Vergilio) fu figliuola di Latino et Amata;
la quale dal padre Latino essendo data per moglie ad Enea, tutto
che prima la havesse promessa a Turno, tra loro nacque una gran
guerra, et sì come dice Servio, quasi nel primo assalto Latino fu mor-
to; onde dotata del sangue paterno fu moglie d'un straniero. Indi ap-
presso il fiume Numico nell'istessa guerra havendo perduto il mari-
to, temendo la insolenza del vincitor figliastro, essendo pregna d'Enea fuggì nelle Sel-
ve, et come dice Servio si ridusse in casa di Tiro pastore, dove partorì un figliuolo da
lei chiamato Giulio Silvio Posthumo, percioché dopo l'essequie del padre nelle selve era
nato. Costei fu da Ascanio poi ritornata nel regno paterno, essendo egli andato ad habi-
tare in Alba da lui edificata; il quale da lei in maniera fu governato, percioché nel gene-
roso petto della donna, come che le aversità fossero grandi, punto mai non declinò d'a-
nimo generoso et reale; che, cresciuto il figliuolo, a quello consegnò il reame più tosto
ampliato che sminuito. Eusebio nel libro dei Tempi dice che costei dopo la morte d'Enea
si maritò in un certo Melampo, et di lui hebbe un figliuolo nomato Latino Silvio; il qual
Latino ancho (morto Giulio Silvio) signoreggiò.
Preneste, figliuolo
del Re Latino.
Preneste fu figliuolo del Re Latino, sì come pare che affer-
mi Solino dove scrive delle Cose Maravigliose del mondo; et dice che
costui edificò la città chiamata Preneste, a cui impose il suo nome.
In questo modo scrive egli: Preneste, secondo Zenodotto, fu chiama-
ta da Preneste nepote d'Ulisse, et figliuolo di Latino;
et quello che
segue. Di lui non ho poi letto altro. Di Giunone, Nettuno et Giove
figliuoli di Saturno, et loro discendenti, si scriverà negli altri libri; et così daremo il
fine a questo Ottavo.
Fine del libro ottavo.


pagina successiva »
 
p. 151v