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Iamblichus - De mysteriis » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 155r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


et locato nel numero dei dei, la diedero per moglie ad Hercole. Ma Homero nell'Odis-
sea
dice ch'ella fu conceputa da Giove. Tuttavia, perché io solamente la ho ritrovata at-
tribuita a Giunone senza padre per figliuola, a Giove altrimenti non la ho ascritta. Quel-
lo che da tai figmenti si debba comprendere, credo esser questo. Diceva l'honorato An-
dalone che a Giove detto padre d'Apollo tra i segni del zodiaco ne sono attribuiti due, i
quali chiamarono gli Astrologhi suoi domicili, cioè Sagittario et Pesce. Ma essendo il
Sole, cioè Apollo, in Sagittario casa di Giove instando già il verno, a Giunone e alla
Terra s'appongono le latuche silvestri, cioè l'intenso freddo, percioché secondo i Phisici
le latuche silvestri sono frigidissime; et il freddo d'intorno la superficie della Terra opra
talmente che ristretti gl'humori di quella il calore congiunto con la Terra s'adopra cir-
ca l'interiore di quella, et riscaldata dalla humidità della terra fa pullulare et empie d'
humore le radici dell'herbe et delle piante, là onde crescono et si fanno pregne; et così
entrando il Sole in Sagittario per l'intenso freddo s'impregna la terra, la quale nell'autun-
no pareva sterile. Finalmente venendo il tempo del parto, cioè la primavera nova, partori-
sce Hebe, che è la gioventù et la rinovatione di tutte le cose; le fronde, i fiori et tutte
le piante in tal stagione spuntano. Così venendo la primavera, che è calida et humida, vie-
ne detta porgere le bevande, cioè le humidità agli dei, cioè ai corpi sopra celesti; i quali,
sì come altre volte è stato detto, secondo l'openione d'alcuni si pascono dell'humidità dei
vapori che sorgeno dalla terra. Ultimamente sovragiungendo l'autunno, nel qual tempo
il Sole comincia declinare verso il solstitio hiemale, che è agl'Ethiopi, che sono verso il
Polo Atrantico, tutte le verdure incominciano cessare et le fogli degl'alberi cadere; et
così Hebe, mentre si scuopre quello che dalle frondi era stato nascosto, viene detta esser
spogliata et mostrare le parti vergognose, et ancho esser rimossa dal servire alla tavo-
la di Giove, dove vien sostituito Ganimede chiamato il segno d'Acquario, percioché a quel
tempo il verno è pioggioso et con abondanza manda dalle stelle humidi vapori. Che poi
ella sia data per moglie ad Hercole, credo ciò esser finto perché la giovanezza cioè la
perpetua verdura è sempre congiunta con l'opre degl'huomini famosi, né sopporta che
quelle non pur moiano, ma caggiano in vecchiaia.
Marte figliuolo di Giu-
none, c'hebbe quindici figliuoli; il primo Cupido, Eumano, Ter-
reo, Ascalapho, Ialmeno, Partaone, Zesio, Flegia, Britto-
na, Evane, Hermiona, Hiperio, Etolo, Remo et Romolo.
Sono di quelli che vogliano Marte essere stato figliuolo di Gio-
ve et Giunone; ma Ovidio nel libro de' Fastis mostra ch'egli fosse
solamente figlio di Giunone senza padre, dicendo che Giunone, tur-
batasi che Giove da sé stesso senza nessuno aiuto né opra di Giove
havesse creato Minerva, cercava l'Oceano per consigliarsi seco a qual
partito anch'ella senza aiuto di huomo potesse partorire un figliuo-


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