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Biblia, Col » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 162v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Diana. Finalmente, vinta dal valore di Meleagro seco si congiunse et gli partorì Par-
tenopeo, che con tal nome fu chiamato dalla pensata verginità della madre, percioché
lungamente nascose il parto; attento <che> Parthenias in greco latinamente suona verginità
overo vergine. Della bellezza di costui et del successo della madre, a pieno et elegante-
mente ne scrive Statio. Questi, essendo maggior d'animo che di forze, giovanetto et an-
chora senza barba, infiammato dal disio della guerra, intendendo i capitani greci essere
per andar contra Thebe, senza alcuna saputa della madre venne all'assedio di Thebe; do-
ve in battaglia ferito se ne morì. Ma di costui altrimenti ne sente Servio. Vuole egli che
fosse figliuolo di Menalippa et Marte, overo Melamone; il quale essendo Re d'Arcadia
et fanciullo venne (sì come è stato detto) a Thebe.
Thideo figliuolo d'Oe-
neo, che generò Diomede.
Secondo Statio Thideo fu figliuolo del Re Oeneo, il che confer-
mano ancho gli altri; ma della madre discordano alcuni, percioché Lat-
tantio dice che fu figlio d'Altea, et Servio d'Euriboa. Oltre ciò,
di costui si recita una bella historia. Dice prima Lattantio ch'egli si
partì di Calidonia perché a caso non sapendo nella caccia amazzò
Menalippo suo fratello; et di qui segue Statio, dicendo ch'egli tutta
la notte travagliato da pioggie et venti arrivò nella città d'Argo, dove non conoscen-
do nessuno et cercando loco ove quella notte potesse al coperto alloggiare, pervenne sot-
to i portici del palagio reale. Dove medesimamente poco inanzi Polinice Thebano, per la
conventione fatta col fratello Etheocle di regger l'imperio a vicenda un anno per uno,
tutto bagnato era giunto et v'havea posto il suo cavallo; di che non essendo il luogo ca-
pace per due, et non volendo Polinice che Thideo vi si fermasse, vennero insieme a quistio-
ne. Il cui rumore sentendo Adrasto scese a basso, et facendoli fare insieme pace gli rac-
colse nel palazzo. Onde veggendo poi che Polinice havea lo scudo coperto di pelle di Leo-
ne et Thideo di cigniale, subito si chiarì del dubbioso oracolo c'havea havuto per le noz-
ze delle figliuole, percioché gli era stato detto che dovea maritar quelle una in un Leo-
ne et l'altra in un cigniale. Là onde considerando che i generi quasi gli erano stati man-
dati, a Thideo diede Deiphile et a Polinice Argia. Di che amendue questi giovani, di ini-
mici ch'erano pria, non pure si pacificarono, ma si congiunsero di parentado et vera fra-
tellanza; talmente che, venuto il tempo nel quale secondo i patti Polinice dovea pigliar il
governo del reame dal fratello, non sopportò ch'alcun altro andasse legato ad Etheocle
per dimandare il governo per Polinice. Ma negando Etheocle di volere osservare i pat-
ti, sì come scrive Homero et dopo lui minutamente Statio, ritornando adietro Thideo
egli fece armare cinquanta huomini, et ordinando che facessero un'imboscata contra Thi-
deo comandò che l'amazzassero. Ma Thideo punto non smarrito si difese valorosamen-
te, et dopo lungo combattere, in molte parti del corpo ferito (eccetto uno) gli amazzò tut-
ti. Finalmente insieme con Adrasto et Polinice fatto un essercito, havendo già di Deiphile


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