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Seneca, Lucius Annaeus - Medea » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 13r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano

Atlante guidi; il qual pur s'affatica
Il cielo sostener, le stelle, e i dei.

Et quello che segue. Ne' quai versi certamente a pieno si dimostra l'opra et le lodi della
Terra; della cui generatione havendone detto di sopra dove si ha parlato del Litigio, parmi
più non essere bisogno dirne altro. Nondimeno gli antichi la chiamarono moglie di Tita-
no, et che di lui partorisce alcuni figliuoli, come è stato dianzi mostrato; et dal nipote
Oceano, et dall'infernal Fiume Acheronte et ancho da altri non conosciuti, come si mo-
strerà al loco suo. Oltre di ciò la chiamarono per molti nomi, come sarebbe a dire Terra,
Tellure, Tellumene, Humo, Arrida, Buona Dea, Gran Madre, Fauna et Fatua. Ha oltre di
ciò costei con alcune dee i nomi comuni, perché si chiama Cibele, Berecinthia, Rhea, Opis,
Giunone, Cerere, Proserpina, Vesta, Isis, Maia et Media. Ma quello che d'intorno i pre-
detti volsero intendere i Theologhi, è homai da vedere. La chiamano moglie di Titano,
che è il Sole, percioché il Sole in lei opra come in materia atta a produrre ogni sorte d'ani-
mali, metalli, pietre pretiose et simili cose. Alcuni vogliono Titano essere stato un huo-
mo di gran potere, et chiamato marito della Terra perché possedeva molto terreno, et
hebbe figliuoli di tanta maravigliosa fortezza et grandezza di corpo che parevano na-
ti non di donna, ma di molto maggior corpo, come sarebbe della Terra. Et per giungere a-
i nomi, dice Rabano nel libro dell'Origine delle Cose la Terra essere detta con questo no-
me da terrendo, percioché cuopre quello che s'appartiene alla superficie sola; Tellus poi,
come l'istesso testimonia, è detta percioché da quella togliamo i frutti. Ma Servio dice
Terra essere quella che si cuopre, et Tellus la Dea. Et altrove dice Tellus essere la
Dea, et terra l'elemento; ma alle volte l'una si mette per l'altra, sì come Vulcano per lo
fuoco et Cerere per lo fromento. Tellumene poi, com'io per congiettura posso capire, dis-
sero quella parte della terra la quale non si cuopre, né è buona per radici di gramigne o
d'arbori, percioché è molto più inferiore di quella che si dice Tellure. Humo poi, secondo
Rabano, è chiamata quella parte della terra che ha molta humidità, come è propinqua a-
i paludi et ai fiumi. Chiamarono ancho Arrida la terra; non perché il creatore dalla
creatura sua così la nomasse, affine di mostrare la sua vera complessione, ma percioché si
ara. Ma Buona Dea, per testimonio di Macrobio ne' Saturnali, fu detta così essendo causa
a noi di tutti i beni al vivere; percioché nodrisce le cose che producono, serba i frutti, dà
l'esche agli uccelli, i paschi ai bruti, de' quali ancho noi siamo nodriti. Gran Madre poi,
secondo Paolo, volsero che si chiamasse pensandosi che fosse creatrice del tutto. Ma io isti-
mo perché come pia madre con sua grandissima abondanza nodrisce tutte le cose mor-
tali, et nel suo grembo raccoglie tutte quelle che muoiono. Perché poi la dicessero Fauna,
Macrobio nel libro dei Saturnali il descrive dicendo che favorisce ad ogni uso degli
animali; il che è di maniera chiaro che non fa mistieri dichiararlo con lettere. Fatua dice
che è detta a fando, come vogliono gli antichi, che significa dal parlare; conciosia che i
fanciulli da essere partoriti non prima hanno voce o la mandano fuori che non tocchino
quella. I quai nomi veramente con gli altri nomi sono comuni; dove nelle seguenti cose,
facendone mentione, s'intenderanno tutto uno. Ma verremo a dichiarare dei figliuoli, i
quali dicono ella haver partorito di padre incerto.


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