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Serafino Aquilano - Rime » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 179r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


openione tolta dal fonte di Fulgentio. Dice che è chiamato Pegaso da Pege, dittione greca
che volgarmente suona fonte, et quello essere di tutti i fonti nome comune. Et di qui vuo-
le il fiume cioè Pege essere il cavallo di Nettuno, cioè generato da Nettuno, nascen-
do dal mare tutti i fiumi; et per l'ale disegna le velocitadi de' fiumi, et da Pege vuole
che siano detti Pagi. I quali gli antichi furono sempre avezzi ponere appresso i fiu-
mi, et indi Pagani quasi di uno Pege, cioè fonte beventi. Così il fonte il quale dica-
no con un piede essere stato fatto da Pegaso, vedremo essere proceduto da Nettuno.
Ma quello che di tal fonte et d'intorno questo cavallo tenga Fulgentio, che ampia-
mente ne ha scritto, parmi brevemente dichiarare. Dice adunque il caval Pegaso essere
nato del sangue di Medea percioché è posto in figura della terra, attento che scaccian-
do la virtù il terrore si genera la fama; onde poi viene figurato con l'ale perché la
fama è uccello. Che poi con una ugna aprisse il fonte alle Muse, questo si finge perché
seguono le Muse a dar vena in scrivere la fama degli Heroi, et i fatti degli antichi
et moderni. Oltre ciò, l'istesso Fulgentio dice Pegaso essere interpretato eterno fonte, il
che istimo esser detto perché la fama dei famosi huomini non manca mai.
Nitteo, decimottavo
figliuolo di Nettuno, che generò An-
tiopa et Nittimene.
Nitteo secondo Lattantio fu figliuolo di Nettuno, et (co-
me vuole Theodontio) di Celleno figliuola d'Atlante. Dice Lat-
tantio che costui fu re d'Ethiopia et hebbe due figliuole, cioè An-
tiopia et Nittimene; onde alcuni vogliono che lussuriosamente
Nittimente s'inamorasse di lui et che per inganno d'una nutrice
di lei giacesse seco, ma che avedendosi del commesso errore volse
amazzarla, di che ella se ne fuggì. Altri poi dicono il contrario, cioè ch'egli s'ina-
morò della figliuola, et che volendola sforzare ella però se ne fuggì. Che costui fos-
se figliuolo di Nettuno egli è cosa possibile, ritrovandosi che egli fu quasi al mede-
simo tempo che fu Nettuno huomo. Se poi non è per questa ragione, si dirà che sia
per quella che s'è detto degli altri.
Antiopa, figliuola di
Nitteo et madre d'Amphione
et Zeto.
Dice Lattantio che Antiopa fu figliuola del Re Nitteo. Alla qua-
le Theodontio aggiunge per madre Amaltea Nimpha Cretese, et di-
ce che Nitteo la diede per moglie a Lice Re di Thebbe d'Egitto.
Lattantio poi vuole ch'ella per forza fosse vitiata da Epapho fi-
gliuolo di Giove; altri da Giove. Il che intendendo Liceo la ri-


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