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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 180r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


liggiermente potrebbe morire. Il quale havendo oltre la speranza di Pelia essequita la
impresa, tornando col Vello d'oro et con Medea sua moglie, avenne che per opra di Me-
dea dalle proprie figliuole Pelia fu morto, restando dopo lui il figliuolo Acasto. D'intor-
no questa fittione Leontio diceva che Pelia fu figliuolo di Nettuno huomo, et ch'egli si
congiunse con Tiro sotto spetie d'un giovane da lei amato lungo il fiume Enipheo; così
dalla simiglianza ingannata fu impregnata, et n'hebbe due figliuoli.
Le figliuole
di Pelia.
Che il re Pelia havesse figliuole, tra gli altri egli si vede apertamen-
te in Ovidio; ma quali fossero i suoi nomi, non ritrovo che nessu-
no l'habbia scritto. Queste, sì come è general costume de' figliuoli,
havendo compassione della vecchiaia del padre Pelia sempre gli sta-
vano intorno. Onde (dicono), Medea sotto spetie di pietà haver indotto
quelle a commettere grandissima scelerità contra lui. Percioché veg-
gendo ella (secondo l'openione di Leontio) che la vita di Pelia ostava all'imperio di Gia-
sone, fingendo essere venuta in discordia con Giasone se n'andò a ritrovar quelle, dolen-
dosi molto dell'iniquità del marito. Di che per danno suo disse di voler con herbe rin-
giovenire Pelia sì come poco innanzi havea fatto Esone, et così alle credule figliuole di
Pelia persuase che con un coltello tagliassero tutte le vene del tremante corpo del padre
accioché tutto quel sangue vecchio et freddo se ne uscisse; et ella poi nelle vene ve ne por-
rebbe di novo et gagliardo. Il che elle facendo Pelia se ne morì, et Medea ritornò da Gia-
sone. Dice Theodontio che tra Pelia et le figliuole Medea seminò discordia, et che per-
ciò le figliuole amazzarono il padre.
Acasto figliuolo
di Pelia.
Acasto (testimonio Seneca nella Tragedia di Medea) fu figliuolo di
Pelia, dove così parla:
Incolpa te Acasto, ch'ottenendo
Il regno di Thessaglia, il padre vecchio
Debile, et per l'età d'anni aggravato
Gli facesti amazzare; et si lamenta,
Che le sorelle pie contra del padre
Incitasti ad oprar l'indegno fatto.

Et quello che segue. Et queste sono parole di Creonte verso Medea.
Neleo, ventesimosecon-
do figliuolo di Nettuno, che generò Nestore,
Periclimeneone, Cromio et Piro fanciulla.


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