BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Ovidius Naso, Publius - Metamorphoses » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 195r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


suoi piedi la pigliò nel dito minuto d'un piede, et per la doglia la fece ivi alquanto di-
morare. Onde cercando di levarselo da' piedi fu sopragiunta da Giove, il quale giacendo
seco la impregnò, et per tale congiungimento partorì Iarba. Giove poi per lo ricevuto
servigio dal gambero pose quello in cielo et il fece un segno del Zodiaco, quale propria-
mente si dice Cancro. Leontio dice Iarba essere creduto vero figliuolo di Giove quando egli
circondando il mondo con la sua libidine macchiò tutti i luoghi; et Garamaantide essere stata
figliuola di Garamante Re de' Garamanti, da lui nella ripa del Nilo trovata et violata.
Il che io intendo farsi al tempo del solstitio estivo, et per ciò è stato finto la donzella per
lo caldo sulla riva del fiume andata essere stata dal cancro ritardata. Theodontio dice che
Iarba fu figlio del Re Garamante, ma chiamato di Giove perché guidò i Getuli dalle ul-
time solitudini d'Ethiopia et arene secche nel lito d'Africa, et ammaestrò quelli in mol-
te cose appartenenti al vivere humano. Oltre ciò, il già detto Paolo diversamente di que-
sto Iarba altrove scrive. Egli dice haver letto Garamantide essere stata bellissima et no-
bile donzella di quel paese, la quale per lo caldo della state dimorando sulla riva d'un fiu-
me fu presa dal Re Amezetulio et ingravidata; a cui partorì Iarba. Et però, secondo l'an-
tico costume, dagli habitatori a' quali dopo la morte del padre signoreggiò fu chiama-
to overo creduto figliuolo di Giove, attento che con ottimi instituti ridusse i fieri costu-
mi loro in più benigni. Questi, secondo Virgilio, desiderò per moglie Didone.
Mena, ventesima-
prima figliuola di Giove.
Testimonia Agostino nel libro della Città d'Iddio Me-
na essere stata figliuola di Giove, così dicendo: Ma vi è la dea Mena,
la quale è sopra i fiori del menstruo, et fu figliuola di Giove, ma igno-
bile.
Papia dice costei essere la Luna; benché Varrone attribuisca que-
sto ufficio a Giunone, come nell'istesso afferma Agostino. Istimo che
sia stata attribuita per figliuola a Giove perché da Giove è causato
il menstruo, conciosia che Men in greco suona difetto; il quale è in questa parte delle don-
ne, nell'utero delle quali la provida natura in nodrimento del parto serba il sangue pu-
rissimo. Il quale fra un mese, non ingravidando la donna, dal calore naturale, per lo qua-
le si comprende Giove, si corrompe, et corrotto si manda fuori.
Mirmidone, ventesimo-
secondo figliuolo di Giove.
Mirmidone (secondo Isidoro dove tratta delle Ethimologie,
et dopo lui secondo Rabano) fu figliuolo di Giove et Corismosa
Nimpha, et da lui vogliono ch'i Mirmidoni fossero detti; attento che fu
loro capo, et ancho (secondo Rabano) dopo Cecropo fu re d'Atheniesi.
Ma Servio ha tenuto altra opinione del nome dei Mirmidioni. Per-
cioché dice nella regione d'Athene essere stata una fanciulla chiamata Mirmice, la quale


pagina successiva »
 
p. 195r