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Petrarca, Francesco - Canzoniere » Tibullus, Albius - Elegiae » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 205v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


tra le Questioni Tusculane istima ciò essere stato finto per lo suo eterno silentio in pian-
to. Ma a questa fittione v'aggiunge Theodontio, dicendo che fino al dì d'hoggi nel mon-
te Siphilo si vede la statua di pietra di costei, di maniera in atto flebile et mesto, che si sti-
marebbe ch'ella per le lagrime venisse meno. Il che non è fuor di natura, percioché gli
antichi per memoria della gran fortuna della superba donna poterono mettere sul monte Si-
philo [porre] una statua di sasso in guisa d'una donna che pianga; onde essendo il sasso di
complessione freddo, levandosi in lui i vapori humidi dalla terra, per la frigidità del
sasso si risolveno in gocciuole d'acqua, a simiglianza di lagrime. Et di qui forse gli igno-
ranti tengono che Niobe fin'hora piangendo si consume.
Pelope figliuolo di Tan-
talo, che generò Lisicide, Atreo, Thieste et Phistene.
Pelope, figliuolo di Tantalo di Taigete, secondo Barlaam fu huom nota-
bile et gran guerriero; il quale in Phrigia regnando hebbe guerra con-
tra Enomao re d'Elide et di Pisa. La quale, sì come scrive Thucidide,
fu molto memorabile et grandissima. La cagione della guerra dice
Paolo fu Hippodamia, figliuola d'Enomao et amata da Pelope, per-
cioché havendoglila dimandata per moglie gli fu negata. Dice Servio
che molti furono quelli chi dimandarono per la sua singolar bellezza questa Hippo-
damia; onde da Enomao fu fatto quel patto che di sopra dove s'è trattato d'Hippodamia
habbiamo detto. Ma Barlaam dice che la cosa non andò a quel modo; anzi che parendo
a Pelope che tal conditione fosse inhumana mosse l'armi contra Endimaco, onde da ogni par-
te essendosi adunato un grande essercito, per tradimenti di Mirtolo capo delle genti di
Enomao, il quale con astutia fu corrotto da Pelope, Pelope restò vittorioso, et in tal
modo hebbe Hippodamia et il reame. Ma dimandando Mirtilo il premio del tradi-
mento, fu da lui gittato in mare. Dice Eusebio nel libro dei Tempi che costui menò Hippo-
damia per moglie nell'anno decimoquarto dell'imperio di Prito Re d'Argivi, che fu ne-
gli anni del mondo tremilaottocentocinquantasette; et poco dianzi dice che, regnan-
do Liceo in Argo, Pelope regnò appresso gli Argivi cinquantatre anni, et che dal nome
suo gli chiamò Peloponesi. Dice ancho che regnando Acrisio in Argo Pelope fu pre-
sente ai giuochi Olimpi, et che poi mosse l'armi contra Troia; et che da Dardano fu
espugnato negli anni del mondo tremilaottocentoottant'uno, leggendosi molto prima
essere stato Dardano. Onde io non so qual sia la miglior opinione delle tante diferenti.
Costui di Hippodamia hebbe molti figliuoli.
Lisidice, figliuola
di Pelope et moglie d'Eletrione.
Dice Lattantio che Lisidice fu figlia di Pelope et Hippodamia, et
moglie d'Eletrione; onde di lui partorì Alomena madre d'Hercole.


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