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Biblia, Col » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 206v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Alceo, Melampo et
Evioto, figliuoli d'Atreo.
Questi furono figli d'Atreo, sì come afferma Cicerone nelle Nature dei
Dei
, i quali dice che appresso Greci furono annoverati tra i [i] Discorti.
Il che è inditio che fossero huomini famosi, essendo di questi stato Castore et Polluce parti.
Thieste figliuolo di Pelope,
che generò Tantalo, Phistene, Arpagige, Pelopia et Egisto.
Thieste fu figliuolo di Pelope et Hippodamia; il quale contra il fratello
Atreo hebbe quegli odi che sono stati raccontati di sopra. Onde havendo
sopportato dal fratello le cose dette, desiderando farne vendetta andò a
consigliarsi con l'oracolo, dal cui gli fu risposto che di lui et Pelopia
sua figlia potrebbe nascere chi potrebbe vendicare la morte dei figliuoli.
Il che inteso da lui, sì come persona che era inchinato alle scelerità, et massime alla
libidine, subito venne negli abbracciamenti della figliuola, et di lei n'hebbe Egisto, che
poscia amazzò Atreo, stuprò Clitennestra, et ancho tagliò a pezzi Agamennone.
Tantalo, Phistene
et Arpagige, figliuoli d'Atreo.
Furono questi tre figliuoli di Thieste et della moglie d'Atreo, sì come
si comprende per le parole di Seneca nella Tragedia di Thieste; benché
solamente ricordi due, cioè Tantalo et Phistene, mentre dice:
A la pietade il primo; acciò non pensi,
Che manchi la pietade; onde sia detto

Tantalo è prima vittima de l'avo.


Indi da poi nomina Phistene, così dicendo:
Alhor d'inanzi del crudel'altare,
Trahe crudelmente il fanciullin Phistene,
Et il capo gli leva, e appresso il pone
De l'altro fratel morto il busto intanto.

Ricorda poi il terzo, mentre senza nomarlo altrimente dice:
Indi tenendo il ferro in mano tinto
Del sangue delli due; quasi scordato
Spinse la fiera man verso del petto
Del fanciullino fé cader a terra.

Questo terzo fanciullo secondo Theodontio fu chiamato Arpagige; onde di loro non
si legge altro eccetto che furono vendetta al zio et cibo del padre.
Pelopia figliuola di Thieste.
Pelopia secondo Lattantio fu figlia di Thieste, ma non dice di qual ma-
dre. Costei fu impregnata per l'oracolo dal padre Thieste et di lei
nacque un figliuolo, il quale per vergogna ella subito espose alle fiere.
Onde si viene a comprendere che per lussuria et non per oracolo Thie-
ste incorse in questo, attento che la risposta dell'oracolo per cuoprire
la ignominia di Thieste, dopo la occisione de' suoi fatta da Egisto, fu ritrovato.


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