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Biblia, Io » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 207r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Egisto figliuolo
di Thieste.
Egisto nacque di Thieste et Pelopia, figliuola dell'istesso Thie-
ste, sì come egli stesso testimonia nella Tragedia di Seneca, dicendo:
Et constretta dai fati la figliuola
Di me suo padre porta il ventre pieno.

Questi, tosto che fu nato, dalla madre per la vergogna del commesso peccato nelle selve
fu gittato, accioché dalle fiere fosse divorato et non rimanesse in vita testimonio della
scelerità del zio, del padre, della madre, et insieme della sorella. Ma diversamente aven-
ne, percioché o per beneficio de' pastori o per voler d'Iddio ritrovato nelle selve dalle
capre, da quelle fu nodrito et allattato, et poscia fu chiamato Egisto da Ege, cioè ca-
pra, che allevò. Questi, finalmente venuto in notitia de' suoi et condotto nel palazzo
reale, essendo già cresciuto in età et tenuto in poca stima, già consapevole delle cose pas-
sate, overo instigato dal padre, che più tosto si crede et più a Lattantio piace, amazzò
Atreo; al quale Thieste occupando il palazzo successe. Finalmente morto Thieste, et re-
gnando Agamennone et Menelao, i quali per la rapita Helena erano andati all'assedio
di Troia, Egisto, come piace a Leontio, persuaduto da Nauplio venne negli abbraccia-
menti di Clitennestra, et poscia col favore di quella amazzò Agamennone che ritonava
vittorioso della ruina di Troia; et sette anni possedette il reame di Pelope. Ultimamen-
te, da Horeste figliuolo d'Agamennone egli insieme con l'adultera Clitennestra, senza
di sé lasciar alcuno herede, fu ammazzato.
Phistene figliuolo
di Pelope, che generò Agamen-
none et Menelao.
Phistene, sì come dice Theodontio, fu figliuolo di Pelope et
Hippodamia, il quale morendo giovane raccomandò al fratello Atreo
Agamennone et Menelao, suoi piccioli figliuoli. Il quale volentieri gli
tolse et nodrì come figliuoli; et per ciò in processo di tempo estinta
la memoria di Phistene furono tenuti figliuoli d'Atreo, et da tutti
chiamati Atridi.
Menelao figliuolo di
Phistene, che generò Hermiona et Megaponti.
Menelao Re de' Lacedemoni (come vuole Theodontio) fu figliuo-
lo di Phistene et fratello di Agamennone. Seneca nella Tragedia di
Thieste mostra in tutto volere che fossero figliuoli d'Atreo, dove
dice Atreo:


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