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Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Del mio consiglio consapevol sia
Ministro Agamennone, et sia cliente
Del padre Menelao presente al tutto;
Onde da questo scelere si vegga
La certa fede de la prole incerta?
Se mi negano ciò, né voglion fare
Guerra contra di lui, né serban sdegno
Chiamando il zio; egli di loro è padre.

Et così paiono figliuoli d'Atreo et di Merope. Nondimeno tenga il lettore l'openione
che più li piace. Menelao adunque, sì come mostra Eusebio nel libro dei Tempi, vivendo
Atreo et Thieste fu detto Re de' Lacedemoni, negli anni del mondo tremilaottocento
et novantasette. Ma Agamennone, che a Thieste successe (secondo Homero), incominciò re-
gnare in Micene negli anni del mondo quattromila et sette. Fu di costui moglie Helena
figlia di Giove, la quale nel primo anno del regno d'Agamennone, et secondo Eusebio nel
decimo di Menelao (come dice Darete Phrigio), assente Menelao, il quale era andato da Ne-
store a Pilon, da Pari mandato legato a Castore et Polluce fu rapita nell'isola Citherea
sotto il castello Heleno, con consentimento però di lei, et ritrovandosi i fratelli et Hermio-
na appresso Agamennone. Ma Dite dice che alhora Menelao et Agamennone erano
andati in Creta per dividere i tesori i quali ivi havea diposto Atreo. Di qui avenne che
Menelao per consiglio del fratello si lamentò con i prencipi greci, ma indarno con lega-
tioni essendo dimandata Helena, alla fine con l'armi fu ricercata; onde dopo diece anni più
tosto a tradimento che per forza presa Troia, fu rihavuta et restituita a Menelao. Il
quale, sì come fecero gli altri, essendo montato in nave per ritornare nella patria, fu da for-
tuna condotto (come scrive Eusebio) a Tuori Re d'Egitto, il quale da Homero è chiama-
to Polibo; indi essendosi consultato con Proteo indovino (secondo Homero nell'Odissea<)>,
poscia che andò errando otto anni ritornò in Lacedemonia, essendo già molto prima sta-
to amazzato Agamennone, et in quelli giorni a caso Egisto. Quello che poi avenisse di
lui, et dove et di qual morte finisse l'ultimo giorno, non mi ricordo haver letto.
Hermiona, figliuola
di Menelao et di Pirro, et poi d'Horeste moglie.
Hermiona, come testimonia Ulisse nelle Pistole, fu figlia di Menelao et
Helena. Costei fu promessa per moglie ad Horeste figliuolo d'Aga-
mennone. Ma Pirro, havendo Egisto amazzato Agamennone, occupa-
to il palazzao reale et fatto fuggire Horeste, conceduta Andromaca già moglie di Hetto-
re, da lui menata da Troia ad Heleno, si pigliò per moglie questa d'Horeste. Nondime-
no, havendo poi Horeste amazzato Pirro, si ripigliò la sua sposa; et così ella ritornò
moglie di Horeste, et di lui partorì il figliuolo Horeste.
Megapento figli-
uolo di Menelao.
Megapento secondo Theodontio fu figliuolo di Menelao et
di Lidia, sua prigionera dopo la toltali Helena; il che pare che testi-
moni Homero nell'Odissea, mentre dice:


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