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Biblia, 2 Cor » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 215r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


ciascuna di loro dicendo essere la più degna. Et non volendo Giove tra loro sopra ciò
dar la sentenza, le mandò da Pari, che habitava nella selva d'Ida. Questi per la promes-
sa a lui da Venere, bellissima donna, sprezzate le promesse delle altre il diede a Vene-
re come a più degna, la quale gli concesse la rapita d'Helena. Onde ne seguì la ruina di
Troia et la morte d'Achille, il quale nacque da quelle nozze ov'ella non fu invitata; et
così vendicò l'ingiuria. Peleo adunque di Theti hebbe Achille et Polidori fanciulla.
Poi havendo amazzato il fratello Pheco andò in essiglio, così volendo la severa legge
del padre; dove principalmente se n'andò da Cei re di Thracinna, dal quale amiche-
volmente fu ricevuto. Poscia partendosi d'ivi se n'andò in Magneto, dove da Acasto con
la fraterna cede fu purgato. Quello che poi ne seguisse, no'l so. Hora, quello che sia da
sentire per queste fittioni, è da avertire. Theti fu nobile donna, nella cui natività fu
previsto che di lei dovea nascere un huomo che di virtù avanzarebbe il padre. Et però
Chirone di lei padre tra sé rivolse molti et diversi consigli, non sapendo a cui darla per
sposa. Così stando in questi termini, Peleo dimandandola per moglie la prima fiata fu
espulso, et così le variationi dei consigli furono le mutatione delle forme di Theti. Final-
mente di novo Peleo dimandandola, dopo molti consigli del padre la hebbe; onde nelle sue
nozze, cioè per la creatione d'Achille, sono invitati tutti i dei, cioè tutti i corpi sopra
celesti, ai quali s'appartiene secondo le loro diverse possanze nel corpo già creato infon-
der diversi effetti accioché sia perfetto. La discordia non viene chiamata; affine che dis-
giunga la incominciata opra et vada a male. Ella poi vi si aggiunge mentre l'huomo
incomincia pensare quale delle tre sia più splendida vita, o la contemplativa, la quale per
Pallade si comprende, overo l'attiva, che si intende per Giunone, overo la voluttuosa, che
si dimostra per Venere. Delle quali non volse Giove cioè Iddio dar la sentenza, acciò
che l'altre non paressero per sua boccha dannate, et all'huomo data la necessità. Di que-
ste tre più ampiamente si è detto dove di Pari si ha parlato.
Polidori, figliuola
di Peleo et moglie di Borione.
Polidori, come dice Homero nella Iliade, fu figliuola di Peleo et a-
mata dal Fiume Sperchio, onde congiungendosi seco partorì Mne-
steo, il quale andò con Achille alla guerra. Costei fu poi maritata in
un certo Dorione.
Achille figliuolo di
Peleo, che generò Pirro.
Achille, fortissimo dei Greci, come è stato mostrato, fu figlio di Pe-
leo et di Theti, il quale subito partorito dalla madre fu portato
all'Inferno, et affine che fosse patiente delle fatiche tutto il lavò
con le acque stigie, eccetto un talone, per lo quale teneva quello. Po-


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