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Biblia, Eph » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 228r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


be perché havea voluto sforzare la moglie Meghera, sì come nella Tragedia d'Her-
cole Furioso
Seneca dice; così ancho divenuto Furibondo amazzò i figliuoli et la
moglie, et appresso instituì i giuochi Olimpici in honore di Pelope. Ultimamente,
accioché una volta vegniamo a capo, non puotè vincere la trentesimaprima fatica,
percioché havendo vinto gli altri monstri, fu sottoposto dall'amore di una donna. Di-
ce Servio che havendoli Eurito Re d'Etholia promesso per moglie Iole sua figliuola,
per disconforto dei figliuoli, attento che havea amazzato l'altra moglie Megera, gli
la negò. Là onde Hercole, presa la Città et amazzato Eurito, ottenne Io-
le. Essendo adunque infiammato dell'amore di costei, per suoi commandamenti
messe quella clava et la spoglia del Leone, et incominciò profumarsi, vestir-
si delicatamente et darsi a cose lascive; et quello che è più vergognoso, tra
le serventi dell'amata giovane si diede a filare et raccontar delle favole. On-
de nella Thebaide dice Statio:
Così la Lidia moglie si rideva
d'Amphitrione mirando il figliuolo
Esser spogliato de l'horribil pelle,
Et dagli homeri suoi pender le vesti
Sidonie, molli; et d'odorosi unguenti
Tutto essersi bagnato; indi fra l'altre
Serventi sue con la conocchia starsi
Favole raccontando; et con la destra

Già tanto ardita i cembali sonare.


Nondimeno, Ovidio nel suo maggior volume et Statio in questo loco voglio-
no non Iole Ethola, ma Omphale Lidia essere stata quella che li facesse fare
questi esserciti. Ma egli è cosa possibile che l'uno et l'altro fosse vero, essendovi
stati molti Hercoli. Così a diversi appresso diverse donne puotè ciò avenire. Men-
tre adunque era tenuto da così vano amore, Deianira ricordandosi del dono che gi<à>
le fece Nesso Centauro, et credendo essere vero quello che morendo ei le disse, per
voler ritornare Hercole nell'amor suo le mandò segretamente la veste del Centau-
ro; della quale senza considerarvi essendosene vestito et andato a caccia, per lo su-
dore quel venenoso sangue c'havea toccato quella spoglia di maniera gli entrò nella car-
ne et nelle vene, che cadè in così intollerabile et ismisurato dolore che delibe-
rò morire. Così nel monte Oeta fatto un sublime rogo, donate le saette et la phare-
tra a Philottete figliuolo di Phiante, ascese sopra quello, et comandò gli fosse dat<o>
il foco; onde in tal modo mandò fuori lo spirito. Seneca nella Tragedia d'Hercole Oe-
te
dice che fu raccolto in Cielo da Giove, et havendolo pacificato con Giunone su<a>
madrigna gli fece dar per moglie Hebe, Dea della gioventù et figlia di Giunone.
Ma Homero nell'Odissea dice ch'egli nell'Inferno fu trovato da Ulisse, et che par-
lò molto seco. Nondimeno, scrive che colui che vedeva Ulisse non era il vero Herco-
le, ma un suo Idolo. Costui appresso, quanto vivendo con la sua fortezza fece restare
attoniti i mortali, tanto et più morendo ingannò gli sciocchi; percioché con tanta
riverenza di sé occupò le menti, che fu tenuto per sublime Iddio. Né solamente da que-
sto errore fu ingannata la Grecia, ma fu tenuto in grandissima riverenza da' Romani et
tutto il mondo; onde con statue, tempi et sacrifici santissimamente, anzi pazzamente fu


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