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Biblia, Ps » Berlinghieri, Francesco - Geographia » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 237v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Salmoneo figliuolo
d'Eolo, che generò Tiro.
Salmoneo secondo Lattantio fu figlio d'Eolo, et regnò
appresso Elide. Fu huomo insolente et insupportabile, il quale
non si contentando dello splendor regio, si sforzò farsi Iddio da-
i suoi. Onde fatto fabricare un ponte di bronzo tanto in alto che
passava per sopra Elide, con la carretta vi correva per sopra; il
che sì per lo suo strepito come per lo suono del bronzo faceva sì
gran rumore che pareva un tuono, per la qual cosa i sudditi che all'improviso sen-
tivano questo si smarrivano forte. Oltre ciò, stando così in alto lanciava facelle in si-
miglianza di folgori, et se per caso colui che era tocco da quelle non moriva, v'era-
no i suoi seguaci che lo amazzavano. Et così in questa iniquità voleva essere istimato
Giove che fulminassi. Ma Iddio non sopportando lungamente la di costui pazzia,
con un folgore da dovero il cacciò all'Inferno, come dice Vergilio:
Vidi Salmoneo le crudeli, et giuste
Pene pagar, mentr'anchor cerca farsi

Nel folgore, et nel tuon simile a Giove.


Tiro figliuola
di Salmoneo.
Tiro, come piace ad Homero nell'Odissea, fu figlia di Salmoneo
Re d'Elide; con la quale Nettunno appresso il fiume Enipheo tran-
sformatosi in una spetie di quelle acque si giacque, et n'hebbe due fi-
gliuoli, cioè Neleo et Pelia, sì come è stato detto di sopra. Po-
scia ella si maritò in Criteo figliuolo d'Eolo, et partorì Esone, Pe-
rita et Amittaone.
Iphiclo figliuolo d'Eolo,
che generò Podacre.
Iphiclo secondo Lattantio fu figliuolo d'Eolo, et essendo potente
tolse i buoi a Tiro, figliuola di Salmoneo et madre di Neleo, che a
Neleo si appartenevano; et quelle ritenne fino attanto che per opra
di Biante, overo di Melampo suo fratello augure, gli restituì al genero
di Neleo. Percioché questo Iphiclo è quello che, non potendo generare,
per commandamento di Biante overo di Melampo hebbe il veneno del
serpente; il che fatto, subito generò Podacre. Dice Leontio questo veleno essere un'her-
ba della quale se il serpe ne gusta subito muore, et [i] appropriata alla sterilità.


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