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Biblia, 2 Cor » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 21v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano

Et solamente fosse sostenuto
Da un secco spinne; a lei cresciuto havea
I fianchi la magrezza, et il ginocchio
Una rotondità quel circondava.
Et i calcagni givano distesi
Con picciol spatio. Come di lontano
Costui la vide.
Et quello che segue.
Querela, duode-
cima figliuola dell'Herebo.
Vuole Tullio la Querela essere stata figliuola dell'Herebo et della Not-
te. Il che facilmente si concederà se si riguarderà con occhi sana-
mente ciò ch'ella sia; percioché è un morbo dell'animo, che mala-
mente quasi seco si conface. Per questo venendo in un petto pazzo,
l'huomo con poco consiglio cerca o levar via quello che si gli deve,
overo malamente sopporta che non gli sia dato ciò che disia, o che
non possa quello che brama. Et così quello ch'è di sua colpa, privato del lume della mente
istima d'altrui. Di qui si lamenta l'amante lascivo; di qui l'ingordo d'oro; di qui il bra-
moso di beni; di qui il sitibondo di sangue; et molti altri piangono quel male ch'essi han-
no introdotto et che, se fossero stati prudenti, havrebbono potuto cacciar fuori.
Morbo, terzode-
cimo figliuolo dell'Herebo.
È dell'Herebo et della Notte figliuolo, come piace a Cicerone et
Crisippo, il Morbo. Questo adunque può esser mancamento di mente
et di corpo. Et sì come nel corpo è causato dalla discordanza degli
huomini, così nella mente dall'inconvenevolezza degli amori; et alho-
ra meritamente di tali padri, cioè della cecità intrinseca, è chiamata
figliuolo. Et perché pare ch'egli tenda nella morte della sanità, co-
me piace a molti, è chiamato infermità.
Vecchiezza, decima-
quarta figliuola dell'Herebo.
Conviensi la vecchiezza, ultima delle età et vicina della mor-
te, al solo corpo, percioché l'anima rationale con perpetua verdezza
et fiore tende all'eterno. Questa, come dice Tullio, fu figlia del<l>'He-
rebo et della Notte. Il che facilmente si può concedere, essendo a lei
conforme di complessione, cioè fredda et secca; et i figliuoli sono so-
liti esser simili ai padri. Appresso l'Herebo è da poco et tremante,
dal quale punto non traligna la Vecchiezza, essendo, come veggiamo, tremante et tarda. Però,
perché ha i sensi corporali lenti et offuscati, non i<n>convenevolmente le diedero la Notte per madre.
Nondimeno ha questo di notabile, che quanto a lei si tolgono le forze, tanto più le cresce il consi-
glio. Là onde nasce che sia riverita, et i loro capelli canuti siano preposti alla robustez-
za dei giovani.


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