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Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano



Libro quintodecimo et
ultimo di M. Gio. Boccaccio sopra
la Geneologia degli dei,
tradotto per Messer
Giuseppe Betussi.


Al costumatissimo et amorevolis-
simo suo Signore, il Conte
Collaltino di Collalto.
Con quelli ripari c'ho potuto, Serenissi-
mo Re, fin qui ho fondato la mia navicella, accio-
ché dall'ondeggiare del turbato mare o dall'impe-
to de' venti contrari non fosse cacciata al lito, et ivi
rotta restasse. Et affine che dalle nubi celesti che si
cangiano in pioggie, tempeste et saette non fosse
aperta, fulminata et cangiata in cenere, vi ho ag-
giunto quelle coperte che m'ho imaginato esserle
necessarie; et appresso ancho la ho legato con forti
corde a duri scogli, accioché dall'onde non fosse por-
tata nel mezzo del mare. Contra l'ira d'Iddio non vi giova nessun riparo de' mortali,
et però ho giudicato lasciarla nelle sue mani. Egli, senza il cui aiuto nessuna cosa vera-
mente non può stare, per sua misericordia la conserve. Hora mi resta che io ripari a-
i dardi gittati contra il lasso nocchiero, et se io posso, a qualche modo gli levi. Per-
ché chi dubita che da molti non sia ricercato? Nondimeno, sì come men patientemen-
te forse sono paruto alle volte haver sopportato quelle cose che sono state dette contra
i poeti et la poesia, così con grandissima patientia quelle saette che voleranno contra
il nocchiero, vengano per qual commandamento si voglia, sono per patire. Né la ra-
gione di questa patientia è lontana. Certo che indegnamente al mio giudicio la
bella poesia et gli eleganti huomini in questa scienza furono oltraggiati, ma non
so se io mi debba dire più tosto per iniquità dei superbi o degli ignoranti.
Ma il nocchiero non così; percioché, se bene secondo le forze sue con l'arte


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