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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 33v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


vogliono da tale congiungimento essere nato Ulisse. Onde così pregna essendo andata alle
nozze del marito Laerte, et venuto il tempo del partorire, colui ch'ella havea conceputo
di Sissipho fu tenuto figlio di Laerte. Il che Aiace figliuolo di Thelamone appresso Ovi-
dio nel contrasto dell'armi d'Achille a lui gitta in occhio, dicendo:
Di Sisipho del sangue uscito, et nato,
Et di furti, et di frode eguale a lui.

Costei, come si dice, essendole falsamente riportato Ulisse sotto Troia essere stato morto,
non potendo sopportare il dolore con un canape si sospese; la quale da poi (come scrive
Homero nell'Odissea) nell'Inferno ritrovò et conobbe Ulisse, dove la interrogò di mol-
te cose et sopra molte fu ammaestrato.
Sinone, secondo fi-
gliuolo di Sissimo.
Il Secondo Sinone per testimonio di Servio fu figlio di Sissimo, et
dal primo Sinone suo zio così detto. Costui, come dimostra Virgilio,
essendo andato con Greci alla distruttione di Troia, andando le cose
non molto prospere, corrotto da quelli, che finsero di partirsi dall'as-
sedio, volontariamente si lasciò pigliare da' Troiani et condurre di-
nanzi al Re Priamo. Appresso il quale primieramente con maravi-
gliosa astutia s'inalzò, et poi con false parole persuase il Re et gli altri Troiani a tor-
re entro la città il cavallo di legno, tuttavia dandogli ad intendere che Greci volevano par-
tirsi. Che poi avenisse di lui non lo so. Nondimeno Plinio scrive nel libro dell'Historia
Naturale
costui essere stato l'inventore della significatione speculativa; il che dimostra lui
essere stato huomo di non picciolo ingegno et sapere.
Epapho, duodecimo figli-
uolo del primo Giove, il quale generò Libia et Belo.
Hora che habbiamo spedito tutta la prole del primo padre Libero, fi-
gliuolo del primo Giove, egli è da rivoglere il parlare ad Epapho
Egittio et alla sua grandissima discendenza. Il qual Epapho, come mo-
stra Ovidio, d'Ione figliuola d'Inaco fu figlio di Giove. Ma Theodon-
tio et Leontio egualmente dicono che fu figlio di Giove, ma che heb-
be per madre Iside figliuola di Prometheo, sì come più a basso parlan-
dosi d'Iside apertamente si tratterà. Nondimeno Eusebio nel libro dei Tempi dice che fu fi-
glio di Thelegone, a cui si maritò dopo la morte d'Apis Iside. Ma Gervaso Telliberese nel
libro degli Otii Imperali scrive Epapho essere stato figliuolo d'Heleno et d'Iside, et ha-
ver edificato Babilonia d'Egitto; la qual'opra più certi auttori affermano essere stata di
Cambise Re di Persi. Così tra loro gli auttori sono differenti del padre et della madre. Là
onde io seguirò la fama più commune et dirò che fu figliolo d'Ione et Giove; della cui
concettione più di sotto, dove si scrive d'Ione, intieramente si reciterà la favola. Di costui
dice Lattantio che fu moglie Cassiopia; non quella che fu nora di Perseo, ma una più an-


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