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Apollonius Rhodius - Argonautica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 38v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


del Phenicio; et l'avo di questo Agenore haver ancho havuto tal nome. Et appresso afferma-
no quel Agenore primo (regnando appresso gli Assiri Nino) constretto da peste con grandis-
sima moltitudine haver abandonato le sedie paterne, le quali egli havea circa l'ultimo Egit-
to dalla parte di Mezzogiorno; tenendo per guida del suo viaggio il Nilo, con le sue na-
vi essere giunto nel lito di Soria, et quello (cacciati gli antichi habitatori) havere occu-
pato, et ivi esser regnato. Dove lasciò un figliuolo chiamato Belo suo successore; il qua-
[qua]le vogliono che fosse padre di questo Agenore. Altri poi vogliono ch'egli fosse nipo-
te et figliuolo di Phenice. Per le quai cose si può comprendere dalla somiglianza del no-
me et forse del tempo essere nato l'errore, onde si creda che colui il quale fosse figliuolo
di Belo di Soria fosse tenuto ancho di Belo d'Egitto. Ma sia nato di qual Belo si voglia,
io ho in animo seguir hora l'openione di Theodontio et di Paolo, maggiormente che
del primo non si vede certo auttore. Dicono adunque costui essersi partito dal lito di
Soria et andato a signoreggiare ai Phenici, dove fu molto famoso per generosa et no-
bile progenie.
Thaigeta, prima
figliuola d'Agenore.
Il Candiano Dite vuole Thaigeta essere stata figliuola d'Agenore,
et di lei essersi inamorato Giove, et seco haver havuto a congiun-
gersi; del quale fatta pregna partorì Lacedemone, come che altri
dicano quello esser nato di Semele.
Polidoro, secondo
figliuolo d'Agenore.
Polidoro secondo Lattantio fu figlio d'Agenore, del quale non
penso esservi altro che il semplice nome; benché Theodontio di costui fac-
cia un certo liggieri ricordo. Ma dice quello essere stato molto più anti-
co di questo Agenore.
Cilice, terzo figliuol-
lo d'Agenore, che generò Lansacio,
Pigmaleone et Pirode.
Cilice, secondo Lattantio, nacque d'Agenore. Dice Theodontio
costui essere stato huomo di grand'ingegno et di robusto corpo. Il
quale sprezzando i fratelli di lui maggiori, et poco sperando nella
successione del reame (sprezzato il giogo de' suoi superiori), fatto al-
quanto numero di genti s'acquistò un paese lontano dai suoi, et quel-
lo dal suo nome dimandò Cilicia; dove lasciò due figliuoli ch'a lui so-
pravissero, cioè Lampsacio et Pigmaleone. Ma sono di quelli che dicano questa provin-


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