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Petrarca, Francesco - Rime sparse » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 47r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


famosa, da' quali il suo nome venne in luce. Et ch'egli sia stato huomo, assai manifestamen-
te si dimostra in Lattantio, il quale così dice nella Sacra Historia: Io ho ritrovato Uranio
huomo potente haver havuto per moglie una donna chiamata Vesta, et da lei haver ha-
vuto per figliuoli Saturno et Opi; il qual Saturno, divenuto potente per lo reame, chia-
mò il padre suo Uranio, Cielo, et la madre, Terra, accioché con questa mutatione di no-
mi egli venisse ad aggrandire lo splendore dell'origine sua
; etc. Oltre di ciò, sì come dice
Ennio nell'Historia Sacra, a costui Giove suo nipote fu il primo che nel monte Paneo edi-
ficasse altari et gli sacrificasse; et da lui nomò questa vera machina, che veggiamo, Cie-
lo. Ma Eumero dice questo Celio, overo Cielo essere morto nell'Occeano, et sepolto nel
castello d'Aulatia.
Opi, prima figliuola
del Cielo et moglie di Saturno.
Ope, overo Opis, che è la terra, come piace a Lattantio nel libro del-
l'Institutioni Divine, fu figliola del Cielo et di Vesta, et del fratello
Saturno moglie, et madre di Giove et di molti altri dei; per la qual
cosa appresso i ciechi del mondo fu molto riverita. Ma, o che gli an-
tichi theologizando facessero ciò per manifestare gli errori suoi, o
per nascondere con le lor fittioni al vulgo la verità delle cose alte (co-
me è stato mostrato), o più tosto per adulare a Giove grandissimo Re (lasciata da parte
l'historia), con maravigliose fittioni ornarono questa, et di maniera la inalzarono che in
loco di grandissima dietà fu honorata da molti, et a lei furono drizzati altari et tem-
pi, et furono instituiti sacerdoti, et fatti sacrifici in diversi luoghi; de' quali (per meglio
vedere il tutto) diremo alcuna cosa. Prima la chiamarono madre degli dei, et a lei ordi-
narono una carretta da quattro ruote guidata da due leoni; et al suo campo assignarono
una corona in forma di torre, aggiugendo nelle sue mani un scettro. Oltre di ciò la vesti-
rono con una veste molto notabile, per essere intagliata di rami et herbe. Et quando ella ca-
minava le andavano inanzi alcuni huomini, i quali, perché erano Eunuchi, venivano detti
galli; sonando alcuni timpani et instrumenti di rame. Et nel suo circuito posero le sedie
vuote, volendo ch'alcuni huomini armati la accompagnassero. Quello adunque che sentisse-
ro, di tante cose, hora veggiamo. Fu tenuta madre degli dei, perché terreni sono gli huomi-
ni, che dagli huomini sono fatti dei. La corona in forma di torre, della quale è ornata,
assai dimostra dover esser intesa invece di Terra, essendo il circuito della Terra a guisa
di diadema ornato di cittadi et castella. La veste poi distinta a rami et foglie dinote-
rà le selve, i fruttari et l'infinite spetie dell'herbe, de' quali la superficie della Terra è
coperta. Ma il scettro ch'ella porta nelle mani significherà i reami, le ricchezze, et la
potenza dei signoreggianti sopra la Terra. Che poi sia guidata da una carretta, essendo
immobile, intesero l'ordine, nelle opre della terra, per li quattro tempi dell'anno continua-
mente essere serbato con un certo circolar camino. Ma perché sia guidata da leoni, egli
si può render questa ragione. Volsero veramente mostrar l'usanza degli agricoltori nel


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