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Biblia, Rm » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 59v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


conscienza del peccato siamo da un stimolo punti. Et così, sì come per un certo spatio la
rosa ci diletta, et in breve si marcisse, la libidine ancho è una breve gioia et una cagione
di lunga penitenza, attento che in breve cade quello che diletta, et quello che dà noia si
prolunga. Tiene ancho nelle mani una conca marina, affine che per lo mezzo di quella
vegniamo a conoscere le sue lascivie. Perché, sì come rifferisce Giuba, con tutto il corpo
aperto la conca si congiunge nel coito.
Cupido figliuolo
di Venere.
Cupido (secondo Simonide Poeta, et sì come piace a Servio) nac-
que di Venere sola; del quale essendosi altrove da ragionar in lungo,
basterà solo haverlo giù ricordato.
Tosio, nono fi-
gliuolo del Cielo.
Tosio, come dice Plinio nell'Historia Naturale, et Gellio afferma,
fu figliuolo del Cielo. Et appresso affermano ch'egli fu il primo invento-
re di fare gli edifici col fango, togliendo l'essempio dalle rondinelle
nel far dei loro nidi; perché allhora non ancho gli architetti haveano
trovato il modo d'edificare i superbi palaggi. Là onde viene ad esser
cosa chiara quello essere stato un huomo industrioso et antico, et me-
ritamente chiamato figliuolo del Sole, cioè della chiarezza.
Restavano dei figliuoli del Cielo Titano, Giove secondo, Ocea-
no, et Saturno; dei quali essendo grandissima la discendenza, ci è paru-
to dar fine a questo terzo libro, serbando Titano al principio del quar-
to volume, Giove al quinto et sesto, Oceano al settimo, et Saturno
all'ottavo et agli altri.
Il fine del terzo libro.


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