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Galenus, Claudius - De febrium differentiis » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 67v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


materia dell'effetto, percioché Scilla è uno scoglio appresso il mare Siciliano, che tanto
sopravanza l'acque che pare che la metà stia sopra quelle, et l'avanzo nascosta; et es-
sendo cavo et pieno di caverne, di maniera che continuamente il mare v'entra et n'esce
con grandissimo empito, mentre che in quelle cave entra et poi ritorna fuori, a guisa
di cani ch'abbaino manda fuori un strepito; et così lo scoglio viene detto essere da'
cani rapito. Quelle cose poi che s'appartengono a Pico si scriveranno nelle seguenti, do-
ve si dirà di Pico. Ma io istimo questa Circe non essere stata sorella d'Oeta, essendo sta-
to molto prima che non fu la guerra Troiana Medea di Colcho, et questa molto da poi;
ma la similitudine dei nomi, et forse dell'essercitio di due, poterono farne una.
Angitia fi-
gliuola del Sole.
Dice Theodontio che Angitia, overo Ageonia, fu sorella di
Circe et figliuola del Sole; et non molto lontano da lei nei campi di
Campagna haver dimorato, ma haver dato opra a miglior essercitio.
Della quale il grave Celio, non accordandosi in tutto con lui, afferma
quella essere stata sorella di Circe et haver habitato vicino al lago Fu-
cino, dove con salutifera scienza insegnò a quegli habitatori molti ri-
medi per la infirmità; là onde, morendo, da loro fu tenuta et honorata per dea. Ma Ma-
crobio nel libro dei Saturnali chiama costei la dea Angeriona, et dice che appresso Ro-
mani alli XVIII di Dicembre si celebravano le sue feste, et dai Pontefici nella chiesa
Volupina se le facea il sacrificio. Ma V<al>erio Flacco dice costei chiamarsi Angeronia
percioché caccia le infirmità et i pensieri delle anime. Appresso, Masurio dipinge la sua
imagine con la bocca legata et segnata posta sull'altare di Volupia, percioché ciascuno
che dissimula le sue doglie et affanni (sopportando il beneficio) ritorna in grandissima di-
lettatione. Nondimeno Giulio Modesto dice che si sacrificava a costei perché il popolo Ro.
essendosi votato a lei era stato liberato dal male, che si chiama Angina. La cagione poi
per la quale fosse tenuta et detta figliuola del Sole, l'arte del medicare puote dargliene
materia.
Luna figliuo<la>
d'Hiperione.
Egli è chiarissimo la Luna (per ritornare alla prole d'Hiperione) es-
sere stata figliuola dell'istesso Hiperione, et sorella del Sole. Di co-
stei gli antichi hebbero diversa openione, et inanzi l'altre cose disse-
ro a quella essere conceduta una carretta da due ruote, percioché fu dal-
la parte di Giove contra i Zii. Onde Accio Poeta testimonia quella ado-
prar la carretta, dicendo:
O almo Phebo, che di notte vai
Sopra la tua carretta per lo cielo.

Et quello che segue. Indi Virgilio dice:


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