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Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Tiphone overo Tipheo,
quarto figliuolo di Titano, che generò Aeo et Chimera.
Per confermatione di Theodontio, Tiphone overo Tipheo fu figliuo-
lo di Titano et della Terra, benché Lattantio dica che fosse generato
da Tartaro et dalla Terra. Appresso, l'istesso Lattantio dice che costui
sfidò a battaglia sopra del reame Giove, là onde Giove sdegnato con
un folgore il percosse, et per abbassare la sua superbia messe sopra
il suo corpo la Tinacria; il che ancho dimostra Ovidio, dicendo:
Tinacria la grand'Isola fu posta
Sopra le fiere membra del Gigante.

Et così va continuando per spatio di dieci versi. Ma Virgilio dice che non Etna, ma Ina-
rine gli fu posto sopra, il qual monte è vicino all'Isola di Baie, che hoggidì si chiama Is-
chia, non lontano dall'Isola di Prochita; et così dice:
Alhor l'alta Prochita forte trema,
Et Inarime divenuta letto

Per lo voler di Giove al gran Tipheo.


Il che pare che ancho habbia voluto Lucano, mentre dice:
Freme la cima del gran monte, dove
N'escono sassi; et Inarime sotto

L'eterna mole tien Tipheo nascosto.


Oltre di ciò Pomponio Mela nel suo libro di Cosmographia, et dopo lui Solino nel libro
delle Cose Maravigliose dicono che costui hebbe una notabile spelonca in Sicilia non lon-
tano da Corico castello, percioché dicono nel monte esservi un profondissimo antro ombro-
so, per ispatio di due mille et cinquecento miglia di boschi, et molto dilettevole per lo
tintinire dei correnti ruscelli. Indi dopo così lunga discesa si scuopre un'altra spelonca,
la quale, nell'incontro già oscura, ha un tempio consacrato a Giove. Poi nell'ultimo dell'an-
dito gli habitatori affermarono esservi il letto di Tiphone. Queste cose di Tipheo nasco-
ste sotto Corteccia hora sono da dichiarare. Dissero adunque questo Tipheo essere stato
figliuolo di Titano rispetto al di lui spirito elevato, et della Terra per la potenza, dicendo
Theodontio lui antichissimo Re di Cilicia, et haver in guerra vinto il fratello Osiri, et
a brano a brano stracciatolo. Indi contra il primo Giove haver mosso guerra, ma da lui
essere stato superato, et morto. Nondimeno alle fittioni a' quali questa historia assai di-
mostra haver dato materia, sarà questa dichiaratione. Si vede tra queste cose quelli ch'<h>an-
no finto, assai convenevolmente, ma tuttavia di nascosto, dimostrare la cagione dei terre-
motti. Percioché Papia dice Tiphone overo Tipheo significare gittante fiamme, accioché
per questo assai possiamo vedere quelli haver voluto dimostrare lui eshalare et mandar
fuori nelle viscere della Terra il fuoco ristretto, in quanto che dicono da Giove, cioè dalla
natura delle cose, esserli stato posto monti di sopro. In quanto poi dicono che Tipheo si
sforza ridrizzare, dimostrano la cagione dei terremotti è la Terra per lo più piena di caver-
ne, nelle quali alle volte è necessario che l'aere vi sia rinchiuso; et ivi talhora aviene an-
cho che l'acqua per le sotterranee cave vi penetri, per ciascun movimento della cui bisogna che


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