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Homerus - Odyssea » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 75r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Vulcano, usando l'argomento, come dice Macrobio nei Saturnali, che il flame di Vulca-
no, celebrato nelle calende di Maggio, a questa dea fa il sacrificio. Ma Pisone chiama la
moglie di Vulcano Maiesta, et non Maia. Questo nondimeno affermano tutti, che giac-
que con Giove et di lui partorì Mercurio. Appresso dicano che Giunone amò costei gran-
dissimamente tra tutte le concubine di Giove, et Martiano afferma ch'ella le lattò il fi-
gliuolo Mercurio. Et di questa benevolenza ne rendono la ragione percioché, levandosi
ella, la primavera et la state vengono, per le quali l'aere divenuto più bello pare che ral-
legri ogn'uno. Ma perché non sia l'istesso di Celeno, Elettra et dell'altre, che egualmen-
te si levano con Maia, si può render tal cagione; percioché per Maia gli antichi intesero
la terra, nella quale sono le ricchezze et i reami a' quali sovrasta essa Giunone. Questa
Maia appresso Romani fu tenuta in grandissima riverenza. A lei veramente, come dice
Macrobio, nel mese di Maggio, percioché tenevano che fosse da lei così nomato, sì come
scrive Ovidio nel libro de' Fastis, i Mercanti insieme col figliuolo Mercurio sacrificava-
no. Et perché, sì come pare ch'affermi Cornelio Labeone, la istimavano la terra che ha-
vesse tolto il nome di Maia dalla magnitudine, cioè grandezza, le amazzavano una por-
ca pregna; la qual vittima dicevano essere favorevole alla terra, et ciò istimo per la fe-
condità. Oltre ciò dice l'istesso Labeone che a questa Maia, cioè alla terra, a calende di
Maggio fu edificata una chiesa sotto il titolo di buona dea, et dice che si dimostra ne'
libri dei pontefici essere una cosa istessa Buona Dea, Terra, Buona, Fauna, Opi, et Fatua; le
ragioni poi sono poste di sopra, dove habbiamo scritto della Terra.
Sterope figliuo-
la d'Atlante.
Fu ancho Sterope figliuola d'Atlante et Pleione; la quale Ovi-
dio dice essere stata amata da Marte, et di lui haver partorito Par-
taone che fu Re di Calidonia, dirimpeto quasi all'Arcadia.
Cilleno figliuo-
la d'Atlante.
Di Atlante et Pleione medesimamente fu figlia Cilleno.
Costei vitiata da Giove partorì Mercurio, ma differente dal primie-
ro; il quale fu cognominato Cillenio dalla madre, overo dal monte d'
Arcadia nel cui forse nacque.
Taigeta figli-
uola d'Atlante.
Vogliono che il padre di Taigeta fosse Atlante et la madre
Phileone, et dicono ch'ella piacque a Giove et venne ne' suoi abbraccia-
menti, et di lui partorì Lacedemone; il quale altri dissero figliuolo
di Taigeta figlia d'Agenore, et alcuni vollero che nascesse di Semele.


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