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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 81v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Essendomi spedito in generale di ciascuno dei venti secondo
la descrittione d'Isidoro, parmi dire alcuna cosa in particolare. Et
prima del vento Subsolano. Questo (come dice Beda) è calido et sec-
co, ma temperatamente; et però è calido perché lungamente dimora
sotto il Sole. Secco poi perché, essendo molto distante l'Oceano Orien-
tale da noi, dal quale si crede ch'ei pigli l'humidità, venendo la lascia
tutta. Ma sia lontano da me ch'io creggia questa cosa da ridersene, cioè che tutto il vento
che perviene a noi dalla regione d'Oriente nassa nell'ultimo Oriente, essendo cosa certissi-
ma che molti ne nascano nelle Eolide, sì come è stato detto; tra quali alcuni ne soffiano ver-
so noi, onde meritamente gli chiamiamo Orientali. Là onde, salva sempre la riverenza di
Beda, penso esser detto invano che loro per la lontananza della sua origine pervengano a
noi mutata la complessisione. A costui dell'istessa natura sta a man dritta Vulturno, che
disecca il tutto, et da dritta Euro, che congiunge over genera le nubi.
Notho Vento et Eustro
et Austro, Afro suoi congiunti et figliuoli d'Astreo.
Notho australe è un vento naturalmente frigido et secco; nondi-
meno mentre venendo noi passa per la zona torrida piglia calore,
et dalla quantità dell'acque che consiste nel Mezzo Giorno riceve
l'humidità; et così cangiata natura perviene a noi calido et humi-
do, et col suo calore apre la terra, et per lo più è avezzo multipli-
car l'humore et indur nubi et pioggie. La costui forma in questo
modo descrive Ovidio:
Et con l'ali bagnate il Notho vola
Portando il volto horribile coperto
Di caligine oscura; indi la barba
Ha tutta intorta; et esce l'acqua fuori
Dai canuti capelli, et ne la fronte
Porta i nuvoli, et tutto humido ha il petto.

Dell'istessa complessione vi sta dal lato dritto Euro Astro, il quale genera nel mare for-
tune percioché, sì come dice Beda, soffia per terra; dal sinistro poi v'è Austro Afro, il qua-
le alcuni dicono calido et temperato.
Settentrione Vento, et
Circio et Aquilone suoi congiunti et figliuoli d'Astreo.
Settentrione è un vento così chiamato dal paese onde
nasce, percioché nasce in luoghi acquosi et gelati et in alti monti;
dai quali fino a noi spira tutto puro, percioché nei luoghi dove pas-
sa nessun vapore per l'acuto freddo non si risolve. Questi fa l'aere se-
reno et caccia et purga quelle pesti c'havea eccitato Austro. Di com-
plessione, insieme con i suoi congiunti, è freddo et secco. Quello che
gli sta da mano dritta si chiama Circio et è produttore di nevi et tempeste; da sini-
stra v'è Aquilone overo Borea, del quale seguirà più ampio parlare.


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