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Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


incominciò mettersi alla strada et vivere di rapina; il che diede luogo alla favola ch'egli
si fosse convertito in lupo. Percioché, se dirittamente vogliamo riguardare, nessuno non deve
dubitare che, quanto tosto drizziamo la mente all'avaritia et alla rapina, spogliati d'hu-
manità si vestiamo di lupo; et tanto duriamo lupi quanto tale appetito continua in noi,
serbando solamente la effigie d'huomo. Appresso diceva l'istesso Leontio altri affermare
Licaone essersi cangiato in vero lupo, affermando questi tali in Arcadia esservi un lago
il quale, chi lo trappassava, subito si trasformava in lupo; ma s'egli s'asteneva da carni hu-
mane, et passato il nono anno ritornava a nuotare il detto lago, gli era restituita la
primiera forma. Il che sapendo Licaone, et temendo molto l'ira di Giove et de' suoi, et
per la sua perfidia non sapendo dove viver securo, per poter aspettare senza tema della
vita l'essito della cosa passò oltre quel lago; et divenuto vero lupo tra gli altri animali di
quella istessa qualità habitò nelle selve, abandonando Calisto sua unica figliuola et donzel-
la. Oltre ciò scrive Plinio nel libro della Naturale Historia le tregue nelle guerre essere sta-
ta inventione di questo Licaone, et ancho dei giuochi gimmici in Arcadia.
Calisto, figliuola
di Licaone et madre d'Arcade.
Calisto fu figliuola di Licaone, come a bastanza si vede in Ovidio.
Costei, secondo che scrive Paolo, cacciato già il padre tra il tumulto del-
le cose, ancho donzella fuggì fuori del palazzo et entrò nelle selve, do-
ve si fece compagna alle Nimphe di Diana. Appresso le quali fu da Giove in forma di Diana
impregnata, et per lo crescere del ventre manifestandosi il peccato fu cacciata, et partorì
Arcade. D'amendue equali a pieno si dirà più basso trattandosi di Arcade, et spetialmen-
te dirassi quello che riferisce Leontio di questa fittione. Nondimeno costei è chiamata con diver-
si nomi, percioché Arctos in greco significa volgarmente orsa. Oltre ciò vien detta Elice dal
girar del giro, perché in greco i giri sono detti Eliaci. È ancho chiamata Cinosura; il qual
nome prima furono due, cioè Cinos, che volgarmente suona cane, attento che il segno cele-
ste che poi è detta Orsa si chiamava Cane, et ancho hoggidì da alcuni è così nomato; Uras
poi volgarmente suona Bue salvatico, conciosia che con l'istesso nome è detta per l'inalzata co-
da in guisa d'un mezzo cerchio. Il che più s'appartiene al bue selvaggio, che non fa alcune lo
all'orsa, percioché (come si dice) il bue selvaggio porta la coda alta tanto che pare che fac-
cia un mezzo circolo. Si noma ancho Phenice, così volendo l'inventor Thalete che medesimamen-
te fu Phenice, overo perché i Phenici, che furono eccellentissimi nocchieri nel navigare, furono
i primi che si reggessero per quella. Si chiama ancho Settentrione; il che è nome d'Arcade, overo
dell'Orsa Maggiore, percioché vien dinotata da sette stelle, attento che Teron s'interpreta stella.
I Giganti, genera-
ti dal sangue dei Titani et della Terra.
Nacquero (come testimonia Paolo et Theodontio) i Giganti dal sangue dei Ti-
tani et dalla Terra; la qual cosa par ancho che dimostri Ovidio, dove dice:
Quel, ch'i fieri, e i smisurati corpi
Stavan sepolti dal suo grave peso.


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