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Boccaccio, Giovanni - Decameron » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 93v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Iolao, secondo Solino delle Cose Maravigliose del mondo, fu figlio
d'Aristeo, et dopo lui signoreggiò in Sardigna. Ma di sopra nel suo vo-
lume disse che Iolao fu figliuolo d'Iphicleo figlio d'Amphitrione, et
che medesimamente dominò la Sardigna. Non so s'egli è il medesimo
o pur altro.
Nomio, undecimo figliuolo d'Apollo.
Scrive Giustino nell'Epitoma che Nomio fu figliuolo d'Apollo et Cire-
ne. Dice Leontio che costui fu chiamato Apollo (detto s'habbia di so-
pra ciò che si voglia Theodontio) et che signoreggiò agli Arcadi et a
loro diede leggi; le quali, perché parevano offendere alcuni dei prenci-
pali, nata contentione tra gli Arcadi, col favor d'Aristeo fu cacciato, et in loco di lui re-
gnò Aristeo. Questi riccorse da Admeto Re di Thessaglia, et sette anni pascolò i suoi ar-
menti. Finalmente ripigliate le forze, cacciò Aristeo, et di novo ottenne il prencipato degli
Arcadi, essendo. Andò Aristeo nell'isola Cea, et perché pascette gli armenti fu detto Nomio,
che appresso Arcadi vuol dir Pastore. Et di qui dice che la fittione hebbe luogo, cioè che
Apollo per haver morto i Ciclopi fosse privo della deità, et andasse a pascere gli armenti
del Re Admeto. Ma io non so che più tosto mi credere, attento che et per l'antichità et
per la dapocaggine de' librai sono andati a male tanti volumi che ci è tolto poter vedere
il vero di molte cose, et di qui è conceduto alla bugia un spatioso loco di gire attorno, scri-
vendo delle cose antiche ciascuno quello che a lui pare.
Autoo, duodecimo figliuolo d'Apollo.
Autoo fu figliuolo d'Apollo et Cirene, sì come di sopra è sta-
to mostrato. Sono di quelli che dicano che costui (partendosi i fratelli
d'Africa et venendo in Grecia) rimase in Cirene, et signoreggiò a
que' Cirenesi che seco ivi restarono.
Argeo, decimoterzo figliuolo d'Apollo.
Nel modo che di sopra è stato mostrato da Giustino, Argeo fu figlio
d'Apollo et Cirene. Questi di sé, ch'io m'habbia ritrovato, non la-
sciò altro alla posterità che il solo nome.
Esculapio, decimo-
quarto figliolo d'Apollo, che generò Machaone.
Esculapio, sì come testimoniano quasi tutti gli antichi, fu fi-
gliuolo d'Apollo et Coronide Nimpha. Dice Ovidio che costei fu fi-
gliuola di Larissa et Phlegia, et molto amata da Apollo; la quale
essendo venuta ne' suoi abbracciamenti, di lui restò pregna. Nondi-
meno il corvo, uccello d'Apollo, riferì a lui che la havea veduta con-
giungersi con un certo giovane Emonio, di che Apollo sdegnato con
le saette la amazzò; ma subito pentendosi del fatto, non potendo con i suoi rime-


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