BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Aristoteles - De sensu et sensibilibus » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 42

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


maggior forza et di maggior valore che gli altri; il che
si dimostrava per quel frontespitio che, innalzandosi verso
il cielo, cresceva et si allargava. Dopo gl'Iddei Penati ven-
nero i duoi Palici vestiti di tané, con uno altare antico in
mano per ciascheduno, il quale era pieno di spighe. Furo-
no i Palici duoi frategli, figliuoli di Giove et di Thalia
Nimpha, la quale, sentendosi gravida et temendo di Giu-
none, pregò Giove che facesse che la terra s'aprissi et in-
ghiottissela, il che fu fatto, perché ella stette sepolta nella
terra infino al tempo del parto, nel quale la terra di nuo-
vo s'aperse, et di quella apertura usciron questi duoi fra-
tegli. I quali, essendo in Sicilia un anno molto sterile, avvi-
sarono i Siciliani che se volevano mandar via la carestia
sacrificassero a un certo Heroe una maniera di sacrificio;
il che havendo fatto i Siciliani, et essendo ritornata la do-
vitia, in memoria del beneficio ricevuto da' Palici conse-
craron loro un altare il quale riempierono di tutte le ma-
niere di spighe, onde Virgilio nel nono libro dell'Enei-
de
dice:
Eductum matris luco Symetia circum
Flumina, pinguis ubi implacabilis ara Palici
.
Il che riferisce Macrobio nel quinto libro de' Saturnali.
Dopo i Palici venne Iarba figliuol di Giove et Re di Ge-
tulia, il quale l'Authore adornò della sua benda bianca in-
torno al capo, et di una acconciatura che vi era su un Co-
codrillo, la testa d'un Lione, foglie di canna, di papyro,
et varii monstri. Et in mano gli diede uno scettro reale
et una fiamma di fuoco, il che fu fatto, percioché intorno
al Negro fiume, che è a' confini del regno di Getulia, nas-
cono i Lioni et le medesime cose che intorno al Nilo, le
quali son le di sopra dette; et egli anche ha la medesima
natura che ha il Nilo, sì come scrive Plinio nel quinto li-
bro dell'Hystoria Naturale. Et la fiamma del fuoco gli fu
data in mano per quel che scrive di lui Virgilio nel quar-
to libro dell'Eneide, quando egli dice:


pagina successiva »
 
p. 42