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Aristoteles - Physica » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 43

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


Centum aras posuit vigilemque sacraverat ignem,
et quel che segue. Dopo Iarba venne Xantho fiume, fi-
gliuol di Giove, come scrive Homero nel sesto dell'Ilia-
de
, il quale l'Authore figurò un ignudo zuccone, et tut-
to giallo, con il suo vaso in mano che versasse acqua, co-
me si fingono comunemente tutti i fiumi. Et lo fece gial-
lo percioché, sì come scrive Aristotele nel terzo libro de
l'Hystoria degli Animali, le pecore che pascono intorno
a quel fiume diventon gialle; finselo zuccone, percioché
i Greci havevon per antico costume tagliare i capegli ai
fiumi, sì come scrive Pausania nell'Attica. Et essendo fat-
ta mentione di questo fiume da Homero più che da alcu-
no altro scrittore, parve all'Authore di fingerlo in quel
modo che gli antichi Greci figuravano i fiumi loro. Do-
po Xantho venne Sarpedone, figliuol di Giove et Re di
Lycia, sì come scrivono Homero nel sedicesimo libro de
l'Iliade et Herodoto in Clio. Et questi l'Authore vestì a
uso di Re, et gli dette in mano oltre allo scettro reale un
monte che gettasse fuoco, et fussivi su un Lione et parec-
chi serpenti, percioché questo è quel monte della Lycia
dal quale nacque la favola della Chimera; la quale i poeti
dicono che Bellorophonte ammazzò, percioché egli spen-
se le fiere che erono in su questo monte, et fece che egli
si potette habitare, sì come scrive Palephato nel libro del-
l'Hystorie Incredibili. Dopo Sarpedone vennero quat-
tro Cureti, i quali furon quegli che, quando Rhea parto-
rì Giove, accioché egli non fusse divorato da Saturno, lo
portarono nel monte Ida et ve lo nascosero, et nutriron-
lo. Et quando egli piangeva, accioché ei non fusse senti-
to da Saturno, eglino percotevano l'armi insieme et face-
van romore, et trovoron quella maniera di ballo che gli
antichi chiamaron Saltatione armata et Pyrrhichia, sì co-
me scrive Strabone nel X libro della sua Geographia;
perché l'authore gli finse armati all'antica, con le spade al-
lato, et le haste in mano et gli scudi tondi, et ordinò che


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