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Vergilius Maro, Publius (Pseudo) - Catalepton » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 51

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


una facellina accesa, et nella man dritta un mondo, et nella
manca tre pomi d'oro. Et questo carro di sopra detto insie-
me con quest'Iddea fece l'Authore tirare da due Colombe
bianche, percioché quest'uccello è consecrato a Venere, co-
me scrive Phornuto nel libro della Natura degl'Iddei, et per-
ciò tira il carro suo, sì come scrive Apuleio nel sexto libro del-
le sue Transformazioni; et innanzi a questo carro fece venire
primieramente Adone, il quale, come si legge appresso a Ovi-
dio nel decimo libro delle Transformationi, fu amato da Ve-
nere, onde questo poeta dice:
Iamplacet et Veneri matrisq., ulciscitur ignes,
et quel che segue. Et questi vestì l'authore riccamente, ma
da cacciatore. Et dopo di lui vennero duoi piccoli Amori, l'un
de' quali haveva le ali turchine et rosse, et allato uno arco et
un Turcasso dorati, et in mano un paneretto adorno di gio-
ie et pieno di pomi d'oro; et l'altro haveva la ali d'oro, et in
mano l'arco et le saette dorate, et allato il turcasso medesima-
mente d'oro, nella qual maniera son descritte due coppie d'A-
mori da Philostrato nel primo libro delle sue Immagini. Do-
po gli Amori venne Hymeneo, il quale l'authore finse un gio-
vane di prima barba, di bellissimo aspetto et lieto, coronato
di persa et di varii fiori, che nella man dextra haveva una fac-
cellina accesa, et nella sinixtra un vel giallo, et in piede i cal-
zari gialli alla antica; nel qual modo egli è figurato da Catul-
lo in quell'Ode dove egli scrive le nozze di Manlio et di Giu-
lia, quando ei dice:
Cinge tempora floribus
Suave olentis amaraci
,
et quel che segue. Venne dopo Hymeneo Thalassio, solito
invocarsi da' Romani nelle lor nozze; la ragione ne rende
Tito Livio nel primo libro della prima Deca, cioè che quan-
do le Sabine furon rapite da' Romani, tra le altre vergini ne
fu rapita una dalla squadra di Thalassio, la qual fanciulla era
bellissima, là onde accioché ei non gli fussi fatto forza, i sol-
dati per la strada, mentre che la menavan via, gridavano che
ella era di Thalassio, et quindi, percioché quel maritag-


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