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Plato - Phaedrus » Vergilius Maro, Publius - Bucolica » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 56

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


gnificava la purità dell'animo, la quale par che s'appartenga
a questa Dea, onde Pythagora comandava a' suoi scolari che
dovesser nutrire il Gallo, cioè la purità et sincerità dell'ani-
mo loro; et Socrate nel Phedone, sentendosi vicino alla mor-
te, dice che debbe sacrificare un Gallo a Esculapio, percio-
ché già sentiva l'animo suo doversi partir dal corpo, il qua-
le, come scrive Platone nel Cratylo, è cagione all'animo di
tutti i mali, et così l'animo suo dover ritornar puro et sin-
cero come egli era prima, innanzi che egli scendesse nel cor-
po. Et la grillanda di smeraldi gli fu messa in capo et datogli
in mano il ramo d'Agnocasto, percioché da tutti gli Astro-
logi lo Smeraldo è consecrato a Venere Celeste, dalla quale,
sì come da cosa divina, non può venire cosa alcuna se non pu-
ra et candida, onde da molti egli è posto per segnio della vir-
ginità; et per questa medesima cagione gli fu dato in mano
il ramo d'Agnocasto. Dopola Dea Virginense venne la Bel-
lezza, di cui Venere fu creduta Dea dagli antichi; et questa
figurò l'authore una fanciulla ornata quanto fu possibile, con
una acconciatura in capo piena di gigli, et in mano gli dette
rami d'ogni maniera di gigli, significando per la varietà et
vagheza di quel fiore la bellezza. Dopo alla Bellezza venne
Hebe Dea della gioventù, per la quale l'authore finse una fan-
ciulla coronata d'una corona d'oro et vestita riccamente, per-
cioché così è descritta Hebe da Hesiodo nella Theogonia; et
gli fu dato in mano un ramo di mandorlo fiorito, percioché
il mandorlo è il primo albero che fiorisce, et dà speranza an-
cora della abondanza degli altri frutti, onde Virgilio nel pri-
mo della Georgica dice:
Contemplator item cum se nux Plurima silvis,
et quel che segue; così come i giovani son presti et veloci
nelle loro operationi, et pieni di speranza, perché Horatio
nella sua poetica descrivendo la natura dei Ciovani dice:
Sublimis, velox, et amata relinquere pernix.
Ultimamente venne l'Allegrezza, la quale l'authore finse una
fanciulla vestita lietamente, con una grillanda di fiori, et che nel-
la man dritta haveva un Thyrso coronato dal principio alla


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