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Biblia, Ps » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 59

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


to di sopra, la quale egli figurò una fanciulla di venticinque
anni, vestita riccamente, con una vite sopra 'l capo, et gli det-
te in mano uno scettro reale, et intorno gli messe parechi ser-
penti che paressin dimestichi, il che fu fatto da lui percioché,
sì come scrive Macrobio nel primo libro de' Saturnali, i Beo-
ti dissero che Maia fu figliuola di Fauno, et essendo innamo-
rato il padre di lei, et non volendo ella acconsentirlese ancor-
ché egli la battesse con una bachetta di mortine, et la tentasse
poi anche con il vino, et non giovando alcuna di queste co-
se, egli finalmente si convertì in serpente et così giacque con
lei, onde nel tempio suo non si poteva portar mortine. Et
sopra il capo della sua statua era tirata una vite, percioché il
padre la volle ingannare co 'l vino; et i serpenti nel tempio
disopra detto eran dimestichi, di maniera che eglino non teme-
vono alcuno né eran temuti da niuno, et lo scettro reale gli
fu dato in mano percioché, sì come scrive il medesimo Ma-
crobio, fu da molti creduto che ella havesse il medesimo
potere che Giunone. Dopo Maia venne la Palestra, o voglia-
mo dir Lotta, figliuola di Mercurio, come scrive Philostrato
nel secondo libro delle Immagini; la quale l'authore figurò
una fanciulla ignuda che cominciava a metter le poppe, et
era di sguardo fiero et haveva i capegli corti, di maniera che
ella non si gli poteva avvolgere intorno al capo, et era ador-
na tutta di rami d'ulivo, nel qual modo ella è figurata da Phi-
lostratto nel luogo allegato disopra. Dopo la Palestra o Lot-
ta venne l'Eloquenza, percioché Mercurio, come scrive Phor-
nuto nel libro della Natura degl'Iddei, è Dio della Eloquen-
za; et questi l'authore figurò una matrona vestita di habito
honesto che haveva in capo un Pappagallo, et la man dextra
aperta, seguitando la Sentenza di Zenone Stoico, il quale di-
ceva che la Loica era simigliante a una mano chiusa, percio-
ché ella procedeva strettamente, et la Eloquenza era simi-
gliante a una mano aperta, percioché ella si allargava et dif-
fondeva assai più che la Loica. Dopo l'Eloquenza vennero
le tre Grazie, percioché, sì come scrive Phornuto nel libro
della Natura degl'Iddei, le Gratie si danno per compagne a


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