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Diogenes Laertius - Vitae philosophorum » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 62

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


co Tullio nella prima Quistione Tusculana. La terza fu quan-
do Pan dona alla Luna quella lana bianca, et la conduce in
una selva per giacersi seco, della quale parla Vergilio nel ter-
zo libro della Georgica, quando ei dice:
Munere sic niveo lanae (Si credere dignum est),
et quel che segue. L'ultima fu quando Endimione pasce il
gregge bianco della Luna, et per questo merita d'esser ricevu-
to in gratia da lei, il che narra Messer Giovan Boccaccio nel
quarto libro della Geneologia degl'Iddei. Et in su questo car-
ro il ritrovator di questa mascherata messe la Luna, la qua-
le egli finse come la descrive Pausania nella Achaica, una fem-
mina vestita di un sottil velo et bianco che la copriva tutta,
et nella man manca haveva una faccellina accesa, et porge-
va la man dextra aperta; et fece tirare il Carro di questa Dea
a duoi cavagli, de' quali ne era un bianco et l'altro nero, sì co-
me riferisce Messer Giovan Boccaccio nel luogo di sopra al-
legato che tutti i poeti dicono che il Carro della Luna è tira-
to. Et in compagnia di questo triompho l'authore messe
primieramente Endimione Pastore, amato dalla Luna co-
me si è detto disopra, et a questi messe in capo una grillanda
di Dittamo, la quale herba è consecrata alla Luna, percio-
ché ella aiuta maravigliosamente le donne a partorire, sì co-
me scrivono Theophrasto nel nono libro dell'Historia del-
le Piante
et Dioscoride nel terzo lib. della Materia Medica. Ol-
tre a di questo gli fu dato in mano un monte che vieran su
quattro città et di molti scorpioni, percioché tante ne era-
no in su 'l monte Latino dove egli s'addormentò, sì come scri-
ve Plinio nel quinto libro della Hist. Naturale. Segui-
tò Endimione il Genio Buono, per il quale fu finto un fan-
ciullo con bellissimi capegli, coronato di Platano, et che ha-
veva in mano un serpente, nella qual maniera ei si vede scol-
pito nelle medaglie antiche. Appresso al Genio Buono fu
messo il Genio Cattivo, il quella maniera che scrive Plutar-
cho che egli apparì a Marco Bruto occisor di Cesare, cioè


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