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Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


un huomo grande, nero et spaventoso in vista, con la barba
et i capegli lunghi et neri; et a questi l'authore dette in ma-
no un Gufo, uccello sempre di cattivo augurio, onde Virgi-
lio nel quarto libro dell'Eneide dice:
Solaq., culminibus ferali carmine Bubo
Saepe queri, et longas in fletum ducere voces
,
et quel che segue; et Ovidio nel quinto libro delle Transfor-
mationi
dice:
Foedaq., fit volucris venturi nuntia luctus
Ignavus bubo, dirum mortalibus omen
,
et quel che segue. Dopo il Genio Cattivo venne lo Dio Va-
ticano, il quale era invocato dagli antichi per il pianger de'
bambini, al quale i Romani dicevan Vagire, et di questo Id-
dio fa mentione Aulo Gellio nel sedicesimo libro delle
Notti Attiche. Et questi fu vestito di habito honesto et
di color tané, et datogli in collo un bambino in fascia che pia-
gnieva; appresso a questi venne Egeria, la quale invocavan
le donne antiche quando eran gravide, percioché con l'aiu-
to suo credevon partorir più agevolmente, et di questa
Dea fa mentione Festo Pompeio, perché l'authore la finse
una giovane vestita di una veste di varii colori, che risplendes-
se, et gli dette in mano una chiave et una pietra pregna, per-
cioché l'apriva la via al parto, accioché ei venisse a luce. Do-
po Egeria venne Nundina, la quale gli antichi invocavano
il giorno che eglino ponevono il nome ai bambini, che ai
maschi si poneva il nono giorno dal dì che eglino eran nati,
et alle femmine l'ottavo, come si legge appresso a Plutarcho
ne' Problemi Romani, et appresso a Macrobio nel primo li-
bro de' Saturnali. Et questa figurò l'authore una femmina
d'aspetto venerando, con una acconciatura in capo che vi era
su dal lato manco una mano che haveva il dito grosso et
quel che gli era appresso ritti, et gli altri tre serrati, nel qual mo-
do gli antichi segniavon con le mani il numero del nove, et
gli dette in mano un ramo d'alloro et un vaso da sacrifizii, per-
cioché quel giorno era appresso agli antichi gentili Lustri-
co cioè purgativo, come si legge appresso agli scrittori di so-


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