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Petrarca, Francesco - Rime sparse » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 76

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


che con qualche segnio volesse dimostrare che egli era suo
figliuolo, onde tutta quella moltitudine fu subitamente in-
torniata da una gran fiamma di fuoco, perché essi credette-
ro ch'ei fusse figliuol di quello Dio, et restaron seco in Pre-
neste. Seguitò Ceculo Servio Tullo, sexto Re di Roma et fi-
gliuol di Vulcano, sì come scrive Ovidio nel V libro de' Fa-
sti
, dove ei dice:
Namq., pater Tulli Vulcanus, Ocrisia mater,
et quel che segue. Et a costui l'authore messe in dosso la to-
ga Romana di tabi d'oro rosso con l'acqua, et gli dette in ma-
no uno scettro reale et un libro, et in capo gli messe la ben-
da bianca et una fiamma di fuoco che gli accerchiava tutto
il capo a uso di ghirlanda, et questo percioché egli fu il pri-
mo che ordinò il censo in Roma, et intorno al capo mentre
che egli dormiva gli apparse quella fiamma di fuoco, la qua-
le durò tanto quanto egli durò a dormire; et quando egli si
svegliò, subitamente insieme con il sonno si partì il fuoco, co-
me si legge nel primo libro della prima Deca di Tito Livio.
Messegli in dosso la toga rossa di tabi con l'acqua, percioché
l'habito degli antichi Re era la porpora, et Caia Cecilia sua
moglie fece la toga reale chiamata dagli antichi undulata, la
quale portò Servio Tullo mentre che egli visse, et dopo la
morte sua fu messa nel tempio della Fortuna, sì come scrive
Plinio nell'ottavo lib. dell'Hystoria Naturale; la qual toga fu
chiamata dagli antichi undulata dalla simiglianza che ella ha-
veva con l'onde dell'acqua, sì come noi veggiamo hoggi dì
havere il tabi et il ciambellotto con l'acqua. Dopo Servio ven-
ne Procri, figliuola d'Erichthonio et moglie di Cephalo, sì
come dice Ovidio nel VII libro delle Transformationi:
Procris erat, si forte magis pervenit ad aures,
et quel che segue. Et questa l'authore finse una fanciulla
in habito di Nimpha cacciatrice, passata per lo petto da un
dardo. È narrata la Favola da Ovidio nel luogo disopra
detto che Cephalo suo marito, credendo che ella fusse una
fiera, l'uccise con un di quei Dardi che l'Aurora essendo in-
namorata di lui gli haveva donati. Appresso a questa venne


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