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Boccaccio, Giovanni - Decameron » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 80

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


pe del tutto nere; nella man dextra portava un folgore di Gio-
ve, et nella sinixtra un tamburo, et a' pié dell'una et dell'al-
tra di queste cose, che ella haveva in mano, era bagnato et
molle. Questo Carro adunque con questa Dea l'authore fe-
ce tirar da duoi Pagoni, i quali son consecrati a Giunone,
perché Ovidio nel primo libro dell'Arte dell'Amare scrive:
Laudatas ostendit avis Iunonia pennas
Si tacitus spectes, illa recondet opes
,
et quel che segue. Et in compagnia di questo Carro l'au-
thore messe buona parte delle Impressioni che si fanno nel-
l'aria, delle quali la prima fu l'Arco Celeste, chiamato dagli an-
tichi Iride, la quale gli antichi credettero che fusse messag-
giera degl'Iddei et figliuola di Thaumante et d'Electra, co-
me scrive Hesiodo nella Theogonia. Et questa il ritrovator
della mascherata finse una fanciulla con i pié d'aria, percioché
Phornuto nel lib. della Natura degl'Iddei scrive ch'ella è chia-
mata da' poeti ἀελλόπους, che vuol dire veloce et presta, et
ποδήνεμος ἄγγελος, che significa messaggiero ch'ha i pié di
vento, onde ei la vestì anche d'habito spedito, convenevole a chi
cammina, il qual era di color giallo, rosso, et cangiante azurro
et verde, percioché queste tre maniere di colori si veggion
nell'arco celeste quando egli apparisce; et gli messe in capo
una acconciatura che vi eron su due ali di sparviere, per la
presteza del volare di questo uccello. Et dopo all'Arco di so-
pra detto messe la Cometa, la quale egli finse una fanciulla
tutta rossa, et la chioma sparta et medesimamente rossa, et
gli messe unastella in fronte, et in mano gli dette un ramo
d'alloro, un di verminaca, et un pezo di zolfo, le quali cose il
ritrovator della mascherata fece percioché la Cometa è di
natura di fuoco, sì come scrive Aristotele nel terzo libro del-
le Metheore, dove questo Philosofo anche dimostra il luogo
et il modo come la si genera. Et era appresso agli antichi ri-
putata per prodigio, et spaventoso, di maniera che egli non
si purgasse così di leggieri, sì come scrive Plinio nel secondo
libro dell'Histo. Naturale; et Virgilio nel primo libro della
Georgica dice:


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