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Plato - Respublica » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 97

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


er quel fuoco che i Chaldei gli havevano acceso in torno,
et così per l'Astutia di quel sacerdote Canopo Dio degli
Egiptii restò vincitore del Fuoco Dio de' Caldei. Onde gli Egi-
ptii facevon la statua sua con i pié et il collo corti, con il
ventre el la schiena grossi et tondi; nella qual maniera il ri-
trovator di questa mascherata finse questo Dio, et lo messe
nel Triompho di Nettuno percioché, come si è detto, egli
nacque d'acqua. Et dopo lui furon messi Zeti et Calai figli-
[gli]uoli di Rovaio vento et d'Orithia, figliuola d'Erichtho-
nio Re d'Athene, i quali l'authore finse duoi bellissimi gio-
vani, con le spade allato, che havevon l'[l]ali, nel qual modo ei
son descritti da Ovidio nel sexto libro delle Transformatio-
ni
, quando ei dice:
Hic et gelidi coniux Actaea Tyranni
Et genitrix facta est, partus enixa gemellos
,
et quel che segue. Appresso a questi venne Amimone Nim-
pha amata da Nettunno, come scrive Philostrato nel primo
libro delle Immagini; et questa l'authore finse una bellissima
fanciulla la qual pareva che havesse paura, et haveva in ma-
no una mezina d'oro, nel qual modo ella è figurata da que-
sto scrittore nel luogo di sopra detto. Ultimamente venne
Neleo, figliuolo di Nettunno et fondatore della città
di Pilo in Grecia, come scrive M. Giovan Boc-
caccio nel X libro della Geneologia degl'
Iddei de' Gentili
; et questi l'authore ve-
stì alla greca, in habito di Re, con
lo scettro reale in mano
et la benda bianca in
torno al ca-
po.
Et questo fu il Triompho di Nettunno.


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