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Biblia, 2 Cor » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 13

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


lio nel terzo lib. della Natura degl'Iddei, il qual'e' finse un
vecchio pallido, percioché la paura fa l'huomo di colo-
re scialbo, et lo figurò vecchio, per esser loro naturalmen-
te più timidi che i giovani, et lo vestì d'una pelle di Cer-
vio, di maniera che il teschio del Cervio facesse l'acconcia-
tura del capo, percioché il Cervio è animal timidissimo;
et messe intorno agli occhi della testa del Cervio di mol-
te penne rosse, percioché il Cervio veggendole le teme
tanto che, mettendole nella strada per la quale egli fug-
ge, ferma il corso suo, et si aggira in qua et in là, tanto che
spesse fiate resta preso, là onde Virgilio nel dodicesimo
libro della sua Eneide dice:
Inclusum veluti siquando flumine nactus,
Cervum aut punice ae septum formidine pennae
,
et quel che segue. Et nel terzo della Georgica, parlando
dello esser de' Cervi la vernata in Scythia, scrive:
Hos non immissis canibus non cassibus ullis,
Punice ae ve agitant pavidos formidine pennae
,
et quel che segue. Dopo questo fece venire la Pertinacia,
figliuola dell'Herebo et della Notte, come dice M. Tul-
lio nel terzo libro della Natura degli Iddei, la quale egli
finse una femmina vestita di nero, percioché questo co-
lore significa fermezza, stabilità et ignoranza, la quale
sempre è cagione della pertinacia; et per questa medesi-
ma cagione gli messe in capo un dado di piombo, percio-
ché il dado si muove malagevolmente, et il piombo da
molti si pone per la ignoranza, perché Terentio, nella pri-
ma scena del quinto atto dell'Heautontimorumenos, dice:
In me quid vis harum rerum convenit, quae sunt dicta in stul-
tum, Caudex, stipes, asinus, plumbeus
,
et quel che segue. Aggiunsegli di più un'hellera abbarbi-
catagli addosso, per dimostrare che le oppenioni degli o-
stinati non sono altrimenti ferme, negli animi loro, che si
sia l'hellera in quelle cose alle quali ella si abbarbica. Fin-
se di poi la Povertà, nona figliuola dell'Herebo et della


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