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Biblia, Gn » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 99

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


l'authore messe primieramente Nereo, figliuol dell'Oceano
et di Tethide, come scrive Hesiodo nella Theogonia; et que-
sti il ritrovator della mascherata finse un vechio di veneran-
do aspetto, tutto pieno di schiuma, percioché vechio lo de-
scrive Hesiodo nella Theogonia, et pien di schiuma lo descri-
ve Virgilio nel secondo libro dell'Eneide, quando ei dice:
Spumeus atq., imo Nereus ciet aequora fundo,
et quel che segue. Dopo Nereo venne Thetide, figliuola di
Nereo et di Doride, sì come scrive Hesiodo nel luogo di so-
pra detto, et madre d'Achille; et questa il ritrovator della
mascherata finse uno uccello, un albero et un Tigre, et mes-
sela a cavallo in su un Dalphino, percioché ella è descritta co-
sì da Ovidio nell'undicesimo libro delle Transformationi,
quando ei dice:
Et specus in medio, natura factus an arte
Ambiguum, magis arte tamen, quo saepe venire
Fraenato delphine sedens Theti nuda solebas
,
et quel che segue. Appresso a Thetide vennero tre Sirene,
le quali l'authore messe in questo triompho percioché elle
stavano in mare, et primieramente presso a capo Peloro in
Sicilia, et di poi nell'Isole Capree, sì come scrive Servio nel
quinto libro dell'Eneide, dichiarando quei duoi versi di Vir-
gilio:
Iamq., adeo scopulos Syrenum advecta subibat
Difficiles quondam, multorumq., ossibus albos
,
et quel che segue; et le finse da mezo in su fanciulle bellissi-
me et da mezo in giù uccegli, come le descrive il medesimo
Servio nel luogo allegato disopra, et Ovidio ancora nel quin-
to libro delle Trasformationi, quando ei dice:
Hic tamen indicio poenam linguaq., videri
Commeruisse potest, vobis Acheloides unde
Pluma, pedesq., avium, cum virginis ora geratis?
,
et quel che segue. Dopo le Sirene furon messe due Nimphe,
figliuole di Phorcy Dio marino et di Ceto Nimpha; et que-
ste l'authore fece due bellissime fanciulle, ma canute, et una
ne vestì di giallo et l'altra d'altri colori, ma adorne quanto


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