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Homerus - Odyssea » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 102

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


disopra, Dio d'ogni ornamento. Dissero che egli habitava
nei monti, nelle selve et nei luoghi solitarii, volendo dimo-
strar per questo che il mondo è unico, et solo, come scrive
Phornuto nel libro della Natura degl'Iddei; dissero ancora
che egli era libidinoso et seguitava la Nimphe, volendo di-
mostrar per questo i semi delle cose che la natura contiene
in sé, et i vapori che si levon dalle fonti et da' fiumi et dagli
altri luoghi humidi, de' quali la natura fa infiniti effetti in que-
sto universo, come scrive il medesimo Phornuto nel luogo
disopra detto. Dettegli in mano un bastone torto, chiama-
to dagli antichi Pedum, il quale portavano i pastori,
onde Virgilio nella V Egloga dice:
At tu summe pedum (quod me cum saepe rogaret),
et quel che segue, et una zampognia di sette canne, signifi-
cando per quello l'anno che si rigira in sé stesso, come si dis-
se nel Carro del Sole, et per questa l'harmonia delle otto Sphe-
re celesti, delle quali due ne hanno la medesima forza, onde
le fanno sette maniere di suoni, come scrive Marco Tullio
nel libro del Sognio di Scipione. Messegli in capo una ghir-
landa di pino, per dimostrare per questo albero alto et che
nasce ne' monti l'altezza della natura et la nobiltà sua, et i
luoghi che questo Dio habitava volentieri, come scrive Phor-
nuto nel libro della Natura degl'Iddei. Dissero oltre a di que-
sto che da lui nascevon quei romori et spaventi subiti che
non havevan cagione alcuna, onde gli antichi gli chiamaron
Panici, percioché le greggi spesse fiate si spaventano subita-
mente per qualche romore che esce dalle grotte o da qual-
che luogo cavernoso et solitario, sì come scrive Phornuto
nel luogo allegato disopra. Finse adunque l'authore per il
Carro di questo Dio una selva, nella quale era una spilonca
dove egli era a sedere, nella forma et habito di sopra detti, et
lo fece tirare a duoi Bechi bianchi, per la simiglianza che que-
sto Dio ha con questo animale; onde gli Egyptii l'adoravon
sotto la forma d'un Becho, percioché fuggendo egli l'impe-
to de' Giganti in Egitto, egli si era convertito in questo ani-
male, come scrive Luciano nel libro de' Sacrifitii. Et in com-


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