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Pseudo-Dionysius - De divinis nominibus » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 123

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


lendo per questo dimostrare che 'l vino nasce ne' monti et
nelle campagne et non nelle città, sì come scrive Phornuto
nel libro della Natura degl'Iddei. Venne dopo questi Bachan-
ti Semele madre di Bacco, la quale l'authore finse una bellis-
sima fanciulla tutta affumicata, per essere stata uccisa da Gio-
ve con un folgore per inganno di Giunone, sì come è cosa
nota a ognuno, et in questa maniera la descrive Philostrato
nel primo libro delle Immagini. Ultimamente venne Narceo,
il quale fu il primo che ordinasse sacrifizii et honori a Bac-
co, sì come scrive Pausania nel quinto libro della Grecia, do-
ve egli dice anche che costui fece guerre con i suoi vicini et
arrichì, perché l'authore lo figurò armato all'antica et gli mes-
se in groppa al cavallo un Becco, percioché di questo anima-
le si faceva sacrifizio a Bacco, sì come è detto disopra. Et que-
sta fu l'ultima figura del Triompho di Bacco.
Ventunesimo Carro di Iano

Carro di Iano


Ventunesimo Carro di Iano

Sì come per il Triompho di Bacco il ritro-
vator della mascherata fece la Nave di so-
pra detta, così per il Carro di Iano che ven-
ne subitamente dopo quel di Bacco egli
fece il monte Ianiculo, un de' sette colli di
Roma, nominato così da Iano. Et quello
adornò di dodici altari alla antica, percioché Macrobio, nel
primo libro de' Saturnali, scrive che a Iano furon consacrati
da' Romani dodici altari per i dodici mesi dell'anno, che eran
dedicati a lui. Et in su 'l carro di sopra detto messe Iano che
haveva due facce, una di nanzi che era d'un vecchio, et una
di dietro, et questa era d'un giovane, et in una mano gli det-
te una chiave et nell'altra una bachetta, percioché egli è de-
scritto così da Macrobio nel lib. allegato disopra, come guar-
diano di tutte le porte, et guida, et rettore delle vie. Et fu
tirato questo carro sul quale era Iano da duoi montoni bian-
chi, percioché ogni anno a nove dì di Gennaio i Romani sa-


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