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Vergilius Maro, Publius (Pseudo) - Catalepton » Baldini, Baccio Mascherata della Geneologia degl'Iddei - p. 22

Baldini, Baccio

Discorso sopra la Mascherata della Geneologia degl'Iddei de' Gentili


Sive recens Tellus seductaque nuper ab alto,
Aethere cognati retinebat semina Caeli,
Quam satus Iapeto mixtam fluvialibus undis,
Finxit in effigiem moderantum cuncta deorum
,
et quel che segue; per la qual cosa l'Authore lo figurò
un huomo di aspetto grave et venerando, con una pic-
cola statua di terra in una mano, et nell'altra una facelli-
na di fuoco accesa, percioché egli rubò il fuoco a Giove,
che egli haveva tolto ai mortali, sì come dice Hesiodo nel-
la Theogonia. Dopo Prometheo vennero duoi Atlanti,
di percioché da questi popoli fu primieramente adorato
Cielo, et fu lor Re, sì come scrive Eusebio di sopra detto
nel secondo libro della Preparatione Evangelica; et que-
sti vestì l'Authore alla moresca, et messe loro in capo per
acconciatura una testa d'Elephante per uno, sì per dimo-
strare in quel modo il paese onde egli erano, nel quale
gli Elephanti nascono; sì ancora per mostrare la religion
loro, percioché l'Elephante solo di tutti gli animali sen-
za ragione è religioso, et adora il Sole et la Luna, sì come
riferisce Plinio nell'ottavo libro del'Historia Naturale. Et
per dimostrare ancor meglio la religion di questi Atlan-
tidi, messe loro in mano il Simpullo, la Mappa, la
Dolobra et l'Acerra, cose le quali gli antichi
usavano nei lor sacrificii. Et questo
quanto al carro di Cielo, et
alla compagnia
sua.


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