Cartari, Vincenzo

Le immagini con la spositione dei Dei degli antichi

Questa fecer seder gli antichi Greci,
Che poetando scrissero di lei,
Sopra un carro, al cui giogo vanno insieme
Duo feroci Leoni, che dimostra
Che nell'aereo campo la gran terra
Pendendo se ne sta per sé medesma.
Dicesi anchora che i Lioni significano non essere fierezza al-
cuna tanto crudele che non la vinca la pietà materna, e perciò così dice
Ovidio di questa Dea:

Per lei si crede che sia la fierezza
Vinta, e fatta piacevole, et humile,
Onde vien che s'aggiungono humilmente
I soperbi Leoni al suo bel carro.
Né da questo è molto lontano quello che scrive Aristotele, il

quale raccontando delle cose miracolose del mondo dice che in Frigia nel
monte Sipilo nasceva certa pietra piccola, longa e rotonda, la quale chi
trovata havesse, e portata nel tempio di Cibele, diventava amorevolis-
simo al padre et alla madre, et ubbidiva loro con ogni riverenza,
etiandio che stato fosse prima nimico a quelli, e con empie mani gli
havesse percossi. Ma secondo che riferisce Diodoro, pensarono alcuni che
a Cibele fossero dati i lioni perch'ella da questi fosse stata nodrita et
allevata già nel monte Cibelo in Frigia, dal quale vogliono ch'ella po-
scia havesse il nome. Sì come di molti altri raccontano gli antichi che
sono stati nodriti da bestie, come da Lupi, da Cani, da Cervi, da uc-
celli, e dalle api anchora; il che senza dubbio è favoloso, nientedimeno
come historia si trova pure scritto. Quelli li quali scrivono delle cose na-
turali pongono che gli elementi habbiano tra loro una tale communanza
che facilmente l'uno si muti nell'altro secondo che più raro diventa,

overo più denso. E però chi a questo mette mente non ha da maravi-
gliarsi se ben vede i Dei degli antichi tanto insieme intricati, e che un
medesimo Dio hor mostri una cosa et hora una altra, e talhora si-
gnifichino una cosa medesima diversi nomi. Come Giove mostra alle
volte lo elemento solo del fuoco e quel dell'aria poi anco alle volte

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