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Cartari, Vincenzo

Le immagini con la spositione dei Dei degli antichi


icona nota briglie de' cavalli alati; et era così grande che toccava con il capo il
tetto dell'alto tempio. Leggesi poi anchora che furono i Delfini molto
cari a Nettuno, onde Higino scrive che a tutte le sue statoe ne mette-
vano uno in mano overo sotto un piede, forse perché secondo Eliano
così sono i Delfini Re dei pesci come sono i Lioni delle fere et le aqui-
le degli uccelli. Fa Martiano nelle nozze di Filologia che vi sia pur
anche Nettuno, e lo descrive nudo, tutto verdeggiante come l'acqua del
mare, con una corona bianca in capo, che rappresenta la spuma la qual
fanno l'agitate onde marine. E quando Pallade tessendo contende
con Arachne appresso di Ovidio, e mette in tela la lite ch'ella hebbe
con Nettuno della città di Athene davanti a dodeci Dei:
Fa che Nettuno nel sembiante altero
Col tridente percuote un duro sasso
Onde un destrier vien fuor soperbo, e fero.

Pausania scrive che appresso degli Elei, gente della Grecia,
una statoa di metallo di giovine senza barba niente maggiore di un
huomo, ben però grande, che se teneva l'un piede sopra l'altro e stava
con ambe le mani appoggiate ad una hasta; e la vestiva, chi ne haveva
la cura a certi tempi, tal hora con veste di lino e tal'hora di lana. E fu
creduta questa statoa essere di Nettuno, che portato quivi di certo al-
icona nota tro luoco della Grecia fu poi havuto in grandissima riverenza da tut-
ti del paese, benché non Nettuno ma Satrape lo nominavano. E Filo-
strato, dipingendo due Isolette le quali havevano una piazza sola tra
loro commune, ove l'una portava quello che coglieva da' coltivati campi,
l'altra quello che depredando andava per il mare, dice che quivi fu driz-
zata una statoa di Nettuno con l'aratro e col carro, come di coltivato-
re di terra, volendo così mostrare chi la fece che da lui riconoscevano le
genti di quelle Isole etiandio ciò che dalla terra viene; ma perché non
paresse poi che terrestre lo havesse fatto solamente, aggiunse all'ara-
tro una prora di nave, sì che pareva che Nettuno navigando arasse
la terra. Oltre di ciò veggonsi due medaglie antiche, l'una di Ve-
spesiano, l'altra di Adriano, nelle quali è la imagine di Nettuno fat-
ta a guisa di huomo che sta in piè, tutto nudo se non che dal sini-
stro Homero gli pende un panno, et ha nella destra mano una sfer-
za di tre correggie, e tiene il tridente in alto con la sinistra. E da


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