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Biblia, Io » Cartari, Vincenzo Le immagini dei Dei - p. LIXr

Cartari, Vincenzo

Le immagini con la spositione dei Dei degli antichi


re fine homai alla famiglia dello Inferno, veggiamo come fosse fatto il
nocchiero che alla ripa del fiume Acheronte stava a passare l'anime
che di tutto il mondo uscendo da' mortali corpi colà si trahevano, quan-
do però morivano in ira di Dio, come fa Dante dire a sé da Vergilio
in questa guisa:
Figliuol mio, disse il maestro cortese,
Quelli che muoion nell'ira di Dio
Tutti convegnon qua d'ogni paese.

Ma questa distintione non facevano gli antichi, imperoché voleva-
no che l'anime tutte vi andassero dopo morte, come si raccoglie da Ver-
icona nota gilio quando fa andare Enea in Inferno, e tollendole Charonte nella
sua piccola barca le portava all'altra ripa, Charon Dimonio con occhi
di bragia.
Il quale da Seneca è descritto in questa guisa quando nella
tragedia di Hercole furioso fa che Theseo racconta ad Anfitrione ciò
ch'egli ha visto già in Inferno:
Guarda quel fiume un vecchio horrido, e tristo
Nell'aspetto, e nell'habito, e dall'una
All'altra ripa porta le meste ombre
Con la piccola barca, al cui governo
Adopra solamente un lungo palo.
Le guancie ha cave, e di brutto squalore
Tutte piene, e dal vecchio mento pende
La rabbuffata barba, e 'l negro panno
Che cuopre in parte pur le sozze membra,
Raccoglie un nodo senza ordine, od arte.

Et hassi da credere ch'ei ne tolesse il ritratto da Vergilio, il quale
bon tempo prima di lui così lo dipinse:
Alla guardia dell'acque triste, e meste,
Et al passaggio dell'horrendo fiume
Sta Charonte nocchier sordido, e brutto,
Cui veste horribil canutezza il viso,


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